Non solo donne
Donne è arrivato l’arrotino…pardon…Convertini!!!! Se vi state domandano che è…fate bene, ma allora non avete letto il vecchio post a lui dedicato...traditrici!!!!
Cmq per festeggiare l’opera d’arte che è già in edicola, ecco l’intervista che ha rilasciato dopo la fatica Beppe Convertini, da Tgcom
Com'è stata l'esperienza di questo nuovo calendario?
Rispetto all'altro calendario è stato necessariamente tutto diverso, anche perché sono single, non avrei potuto farne uno uguale, in coppia. Questa volta abbiamo cercato di raccontare le caratteristiche di ogni mese con le immagini e con il mio corpo. Il tutto su fondali meravigliosi. E' stato divertente. Abbiamo visitato luoghi stupendi. In Italia, fra Piacenza e Pavia. E poi in Egitto. Ho sperimentato da vicino la vita dei beduini, ho fatto con loro il pane. Ho fumato con loro il narghilè, ho visto sorgere l'alba sul Sinai. Una bellissima esperienza.
Cos'è per lei il "sacro", signor Convertini?
Oltre alla fede, sacro è il rispetto di valori come amore, amicizia, famiglia e onestà.
E il profano?
Il mancato rispetto di questi valori. E poi, certo, la fisicità un po' è profana, tutto ciò che si lega al corpo non è esattamente sacro.
Che rapporto ha con il suo corpo?
Sono pudico, timito, preferirei stare dietro l'obiettivo, non davanti. Da piccolo, quando ero un ragazzino, ero complessatissimo. Ero così magro che mi vergognavo. In spiaggia stavo sempre con la maglietta oppure mi gettavo in acqua di corsa per riemergere solo quando tutti gli altri erano andati via. Mi sentivo isolato. Tutti pensano a chi ha il complesso dei chili di troppo. Ma anche chi è magrissimo soffre a quell'età.
Poi però le cose sono cambiate. Ora ha un fisico statuario.
Ho sconfitto quel complesso dopo tanti anni e devo dire grazie allo sport, al nuoto, alla palestra. Ho superato il problema anche mangiando regolarmente e facendo vita sana.
Si può dire che ora lei abbia invece il culto del corpo?
Il culto no. Ho solo cercato di ritrovarmi davanti allo specchio ed essere felice. Non cerco la perfezione, non mi sento perfetto. Ho solo cercato di migliorare il mio aspetto. Chissà... Forse se non fossi stato così magro da giovane, se qualcuno mi avesse rassicurato quando mi sentivo complessato, ora non sarei così. Penso che si dovrebbero educare i giovani ad accettare se stessi. E a migliorare là dov'è il caso di farlo.
Cosa ne pensa di chi ricorre alla chirurgia plastica, donne, ma anche uomini?
Se aiuta a sentirsi bene allora la trovo una cosa giusta.
Lei lo farebbe?
No, non lo farei mai, perché ho imparato ad accettare anche i difetti. Ci sono difetti che si trasformano in elementi di fascino e seduzione.
I suo difetti... affascinanti?
Sicuramente le zampe di gallina, le rughe attorno agli occhi. Le ho perché rido spesso. I segni del corpo raccontano molto di una persona, a volte la sua stesa storia. Le mie rughe d'espressione mi piacciono, fanno tenerezza e simpatia, sono dolci. Poi (ride) ho i denti storti e un naso aquilino, pronunciato. Ma mi vado bene così.
Ha mai usato il suo corpo per sedurre?
Assolutamente sì, sarei ipocrita se lo negassi. E' divertente sedurre con il corpo. E poi ho usato e uso lo sguardo. Gli occhi raccontano molto di una persona e della sua anima. Oggi, però, preferisco sedurre con la testa, parlando, conoscendo.
Tra poco debutterà a teatro con "Sex in the city 2" (Milano, Teatro delle erbe, dal 13 dicembre al 9 gennaio; poi Roma, al Parioli, dal 9 gennaio al 4 febbraio). Come si sente sul palcoscenico?
E' il luogo delle grandi emozioni, da donare al pubblico e da ricevere. Il rapporto, diversamente dal cinema e dalla televisione, è immediato. E io ho bisogno di adrenalina.
Sempre?
Sì, se non ce l'ho me la vado a cercare con esperienze nuove, sfide difficili.
Essere innamorati aiuta a recitare o è un ostacolo?
Amare è dare tutto se stesso all'altro. significa fare rinunce che non ti accorgi neppure di fare. Ma ti dona una luce particolare che puoi trasmettere anche agli altri. Quindi, in un certo senso, l'amore aiuta a recitare.
Impegni futuri?
Oltre al teatro, una nuova fiction: "I giorni perduti". Ma è ancora presto per parlarne.
Sbaglio o è praticamente la stessa intervista che rilasciano le donne dopo il calendario….è pudico…ma sta con il coso di fuori o quasi, è timido e si vergogna per questo ora ci son le gigantografia del suo calendario… insomma ci son buoni presupposti perché un altro povero sfigato finisca a girare Carabinieri…certa gente ha tutte le fortune!!!!!