venerdì, novembre 03, 2006

Doverosa precisazione

Vicina: Buongiorno dove vai?

Io: A lavoro…mi scusi scappo…

Vicina: A voi giovani con la mania del lavoro, le donne hanno bisogno di stare a casa, ai miei tempi stavano a casa e lavoravano, mo tutta st’indipendenza, che volete lavorare…

Io: ‘Derci!!! Scappo.


Ora da qui una considerazione. La mia vicina di casa, probabilmente in delirio a un’ attacco di diabete l’ha sparata grossa. Ma urge una riflessione, ditemi, donne, quando avete cominciato a lavorare per rivoluzione sessuale. Manco avesse scelto di studiare e di lavorare perché le donne nel ’68 giravano con i reggiseno in mano rivendicando il diritto al lavoro.

Sono veramente arrabbiata con quanti dicano che è la rivoluzione dei sessi che spinge le donne a lavorare e non il fatto che ogni tanto dobbiamo mangiare.
Il vizio del mangiare è un gran problema, talmente grande che comincio a domandarmi se queste persone lo abbiano, magari è un problema solo mio, pensate che io devo lavorare per mangiare, per mantenere una macchina e per le spese di casa, la signora in questione, e circa il 70% delle trasmissioni televisive, sostengono che le donne lavorano per rivoluzione, per rifiuto dello stare a casa…rifiuto?

Io sta mane mi son alzata ho fatto colazione e urlavano interiormente per il casino che stavo lasciando, per il sonno e per la stanchezza, e lei mi dice che lavoro per rivoluzione.
Poi mi becco una puntata del “Tappeto Volante” di Rispoli, che non è scomparso ma sta su Canale Italia, prima ancora la De Filippi con il suo show- nel senso pessimo della parola…insomma quando è nata la consapevolezza che le donne lavorino per passione?

Ma cosa cavolo comunicate? Speciali sulle donne manager, sul significato per la donna del lavoro… è come quando una donna va a colloquio e puntualmente arriva la domanda: Lei perché vuole lavorare?

Ora secondo voi perché vogliamo lavorare, perché adoriamo alzarci alle 6 del mattino e cominciare a riassettare casa, per poi correre a fare 9 ore di lavoro in ufficio, per poi tornare a casa, fare la spesa, cucinare ripulire e ricominciare… poi al sabato mattina divertirci con la fila alle poste e/ o in banca, e giocherellale con i carrelli nel supermarket, oppure ridere mentre si stirano pile di roba…
E si che la donna si diverte a fare tutte queste cose, non è che il problema è arrivare alla fine del mese con un unico stipendio, no?

Vorrei dire a tutti quelli che continuano a dire che la donna studia e lavora per rivoluzione di guardarci in faccia mentre dobbiamo diventare super donne per riuscire a fare tutto e bene, perché se non lavori bene ti licenziano…
Quindi mia cara vicina, la tua testa di 80 anni non la posso cambiare, ma spero che il messaggio sia chiaro e che per almeno questo argomento si riesca ad uscire da un ammuffito luogo comune che oltre a essere vecchio è cretino!

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