lunedì, luglio 31, 2006

Berlusconi ci riprova

All’inizio fu il compleanno della mogliettina adorata e con un abile mascheramento il Silvio nazionale ha travolto tutti sconvolgendoci con un’improvvisazione degna di affermati cabarettisti.

Adesso? Adesso lo troviamo tra Costantino e Lele Mora al Billionaire di Briatore. Mentre infatti i vip sembrano disertare il noto locale sardo, l’ex premier ha deciso di rilanciare la sua immagine e di farlo a partire dal volgo….e così in compagnia del Costa nazionale e del suo segugio Emilio Fede, arriva al locale più modaiolo dell’estate…

Così a bordo piscina circondato da anonime donnine in pantaloncini succinti e tacchi stratosferici Berlusconi appare ringiovanito….quasi messo a nuovo. Capelli di un marrone compatto, camicia di seta blu con le maniche arrotolate e golfino di cachemire color cielo appoggiato sulle spalle.

Un rinnovamento di faccia o anche d’immagine. Sembra che l’ex premier abbia fatto sua una comune regola della comunicazione politica: scendere tra il popolo, e infatti lo si vede impegnato a riempire più i rotocalchi di gossip che di politica, ma dove vuole arrivare?

A fine serata circondato dalle billionairine, cioè le veline del locale sospira: Le signore ci salveranno". Alle tre del mattino quando la serata volge alla fine Berlusconi torna a casa convinto di aver aumentato lo share…ma cosa sta macchinando?

Perché tutto si può dire contro di lui ma di certo è- ahimè- un abile comunicatore e io da comunicatrice, ma ancora poco abile, ho individuato una strategia comunicativa palesemente rivolta all’arricchimento della sua immagine politica: così oltre a essere uno squattrinato studente che si manteneva cantando in Francia, oltre a aver faticato per arrivare alla sua posizione oltre a essere anche il Presidente operaio ora è il re della mondanità…perché sicuramente una cosa per Berlusconi è chiara bisogna acquistare punti e lui non si tira mai indietro, probabilmente si sarà domandato: In che modo posso comparire a casa degli italiani?

Avrà pensato: è estate e d’estate si legge in spiaggia il gossip e alla sera si vede Lucignolo…indi….mi faccio un po’ di capatine in vari localetti….e qualcosa succede…di sicuro i Berlusconi boys sono contenti.

Azzardo un’altra ipotesi, la prossima ospitata sarà a Miss culetto con l’amico Emilio Fede, visto che l’anno scorso ne ha fatto da presidente? O vorrà andare in piscina a fare qualche foto con Costantino e rubare la scena alla Pivetti? Ai posteri l’ardua sentenza!!

Giovane blogger in azione

Andare in ferie qualche giorno per una giovane blogger è una specie di travaglio socio-psico personale, significa rinunciare al blog e al calore dei suoi colori, al piacere di leggersi e di scoprirsi…insomma…è difficile!! E passi il tempo libero a pensare come se scrivessi sul blog, a carpire uno spunto per un nuovo affascinante post, e t’aggiri circospetta alla ricerca dello scoop…mica è semplice come vita, una giovane blogger ha molti problemi!!!

Al ritorno i deliri della giovane blogger sono molti e nonostante gli attacchi di panico per la riduzione drastica delle presenze sul suo diario, sono catturata dalle parole chiavi…quelle parole che ti hanno fatto arrivare a te, quali potranno mai essere?
Come sei stata linkata, quali magiche paroline sono state cercate?

Ecco le mie parole. Per una giovane blogger è come fare un calendario nuda….quindi andateci piano con i commenti:

miss cesenatico 3
come si uccide un geco 2
http://gattamelie.blogspot.com 2
"miss cesenatico" 1
"ti amo ma non sono più innamorato di te" 1
affianca mammuccari in cultura moderna 1
aminemiche 1
berlusconi vestito da arabo 1
calendario di monella vagabonda 1
cd live estate programma su rai due condotto da daniele interrante a reggio calabria 1
come scrivi e ti diro chi sei 1
compra andrew marshall
ti amo ma non sono più innamorato di te 1
concorso di bellezza per 14enni 1
creme snellenti in gravidanza fanno male 1
crisi esistenziali 1
cultura moderna 1
fabrizia leonardi alessandro moggi foto 1
forforino 1
foto keith van hoven 1
foto sederi in spiaggia nudisti 1

Piedi d’estate

Tante sono le cose che non capisco ma a questa magari sapete dare una risposta… Un nuovo fenomeno, una nuova moda tutta stagionale, accanto la ballo del granchietto, perchè le ragazze d’oggi a mettersi i sandali d’inverno e gli stivali d’estate?

La domanda comincia a trasformarsi al dubbio del millennio, minigonna, visto che ci sono 40 gradi e poi in fondo un bello stivale di pelle che ti lessa ben bene il piedino e che te lo trasforma in una patata lessa…
Poi d’inverno con la pioggia la neve o qualsiasi intemperie le vedi all’entrata dei locali che battono i denti, coi piedi freddi e congelati, rossi come non mai…

Riarriva l’estate ritornano i 40° gradi e ritornano camperos con il pelo e lo stivale di pelle… ora continuo a domandarmi da dove sia nata questa nuova filosofia del piede…per cui lesso è bello?
Hanno paura di essere assaltate in metro da un maniaco del piede?

Ho scavato nei meandri del gossip, perché le mode partono ahimè da lì, ho cercato di andare a fondo alla questione, perché mi deve essere sfuggito un qualche passaggio logico, dal momento che io ansimo in infradito e loro svolazzano con i camperos…forse hanno l’aria condizionata, o forse sono le scarpe che inspirano invece che respirano…ma la questione è delicata e va approfondita.

E chi ti pizzico come madrina delle fette lesse, quale pozzo di sapienza poteva lanciare una moda così comoda e fresca: Alessia Fabiani. La donna forse trovando questo nel suo armadio di povera prezzemolina ha deciso di indossare un bel paio di stivaloni di pelle sotto una bella gonna estiva…e la moda impazza!!
Più preoccupante del lupetto senza maniche, più dolorosa di una depilazione totale, l’esemplare estivo s’aggira con il suo bel stivale dal tacco a spillo e meglio se a punta, va in spiaggia così conciata sicura di fare colpo, abbinando una bella minigonna che difficilmente può mettere…

D’inverno le vedi ghiacciarsi indossare un bel cappotto di lana e sotto un bel sandalo brillante tutto tempestato di luccichini festosi perché in tv lo mettono così…
Magari comprano con i saldi e vogliono mettersi le scarpe acquistate senza aspettare la stagione giusta o hanno il cervello della Fabiani…aiutatemi a capire!

INCUBO- Nonostante il caldo e l’afa ho dormito benissimo questa notte, ma un sogno ricorrente è ricomparso. Ero di nuovo al liceo, entravo nella mia classe e vedevo in faccia, uno a uno, i miei vecchi compagni, tutti come li ricordavo, seduti al loro posto.

Vedo la mia compagna di banco di allora e mi siedo accanto a lei. La lezione di storia sta per cominciare…storia? Non ho studiato e non ho studiato da tanto ho il vuoto in testa e il panico sale, mi giro e chiedo gli appunti…mi danno un quaderno fitto fitto di scritte di date e di note.
Penso “Bhe mi posso giustificare…in fondo sono già laureata, cosa ci facci qui, mi giustifico e salto l’interrogazione”

La mia compagna mi fa notare che è già la terza volta che mi giustifico…infatti ho fatto questo incubo altre due volte e che è ora che affronto la questione. Entra l’insegnate, è incinta, mi guarda e mi chiama…la solita fortuna…mi sono alzata all’improvviso, un dolore alla schiena forte e un caldo estenuante….
Niente interrogazione!! Ma che vuol dire questo sogno??

mercoledì, luglio 26, 2006

E tu di che segno sei?

Nel posto dove lavoro è una domanda frequente manco fossimo tutti dei Nostradamus con carte e previsioni in grado di interpretare l’oscurità della psiche, o come le signore alla tv che sanno tutto di te partendo dal segno.

Ora il punto è come fai a sapere che siccome sono dei pesci amo la natura e odio gli ipocriti…io ci sguazzo con gli ipocriti… e l’ascendente, non posso dirti chi sei se non sai il tuo ascendente.
Però devi sapere ora e minuti precisi del parto, perché un minuto in più cambia tutto il quadro astrale…

Tollerare le persone dell’oroscopo facile è diventato impossibile, sembra che tutti siano figli di Branco e che conoscamo il tuo futuro, che poi cercare di far ragionare questi maniaci del segno è come combattere contro un mulino a vento, ti rispondono: “lo sapevo che ti saresti arrabbiata e nel tuo segno!”

Ci si vede lunedì!!

Forfo-innamorato

Forforino: Sono in partenza?
Io: per dove?

F: Bhe è per lavoro vado al xxx
I: Bhe divertiti

F: Sai che ho trovato una tipa? Si è appiccicata un casino mi chiama spesso vuole uscire
I: Bhe?

F: E’ strana!!

Non so cosa mi ha scioccato di Forfo-innamorato o una tipa più pazza di lui

Oggi è così!!











La foto sempre da qui

L’outlet romano

C’è un negozio a Roma che è una istituzione sociale, una specie di grande punto di riferimento, l’unico e vero outlet romano: Mas. Cos'è MAS? Va bene, se non vivete a Roma siete scusati, ma prima o poi venite a vedere perché è da qui che nasce tutto il trash che si vede in giro per Roma, è da qui che le giovani e deviate menti dello stile cercano idee originali e le provano in giro per il centro romano.

MAS, che sta per Magazzini allo Statuto è un grande magazzino, e ci si trovano vestiti, tessuti, scarpe, bigiotteria e oro, ma anche tessuti e vestiti a partire da un euro, poi banchi di prodotti per la casa e di magliette, mutandine e vestiti per bimbi, di tutto…
All' esterno sembra un negozio rispettabile ma appena entrate capite dove siete finiti, a metà tra il mercatino turistico e una bancarella di strada, pile di pantaloni a 10 euro, giacche eleganti a 15 e pile di costumi da bagno a 5 euro.

La storia sociale di Mas è importante e per capirne la cultura e i risvolti culturali pensata che è lì che Er Piotta ha girato il suo primo video musicale dal titolo Supercafone.

Poi sono arrivati Alvaro Vitali e consorte che a bordo di una mega Ferrari si fermano da Mas per le spese, e con la colonna sonora scritta direttamente da loro, comincia il viaggio tra vestiti e accessori, un crescendo di trash e di robaccia che si conclude con un regalo nel reparto gioielleria: un bel pataccone di finto vero oro a 50 euro…e vissero felici e contenti.

Ora chi poteva prendere il posto di questa deliziosa coppietta così fine e delicata? Chi poteva rispecchiare la politica di immagine del negozio? Come fare, chi scegliere? Già immagino le potenti menti della Mas a riflettere sul nome del successore, che sarebbe diventato il protagonista dei nuovi spot. Poi in un giorno assolato l’idea è arrivata e indovinate chi è il degno erede della coppietta?

Antonio Zequila, il mutanda nazionale, chi meglio di lui può impersonale il trash senza confini.
Così comincia un nuovo capitolo di successo di Mas, una giovane donna bionda lo corteggia per tutto il negozio mentre lui, muto, prova a torso nudo tutto quello che c’è da indossare. Si esibisce in siparietti che farebbero inorridire Chaplin, muto s’aggira tra il negozio e indossa giacche, pantaloni per le sue serate mondane, poi costumi e vestiti da sera…alla fine con un fare da latin lover dei poveri invita tutti a passare da Mas.

I canali dove vedere questa chicca sono gli stessi dove vedete le cartomanti e le televendite con i patacconi d’oro, tra una maga e una lettura di numeri del lotto troverete Mas che vi aspetta.

Per il resto approfittate del periodo di vacanza, tanto a casa che state a fare, e basta con il Colosseo e i Fori, tanto in foto li avrete visti, per vivere Roma dovete andare dove nasce la romanità e la sua cultura popolare, per immergervi nel sub strato sociale della capitale andate a Mas, dove c’è l’aria condizionata e dove, se siete fortunati, trovate Zequila che gira il nuovo spot. Dove potete provare tutto compreso i jeans con le toppe al sedere e i teli da mare per andare a Ostia, e se vi manca la Fontana di Trevi, vi capisco perché io la amo, potete sempre tirare 50 centesimi nel cestone delle mutande. Con la speranza di ritornare….

martedì, luglio 25, 2006

Le mie ferie

Che poi neanche pensare alle vacanze mi risolleva l’umore, sarà che mentre tutti passano le giornate girando per siti e imparando il sudoku io mi scervello con compiti sempre nuovi. Sarà la sfiga che mi segue sempre ovunque vada o sarà un pessimismo cosmico che mi circonda come un’aurea fluorescente. Fatto sta che dal momento che ho dico solo 4 giorni di ferie sommati a sabati e domenica diventano 8..dico otto…ho deciso di boicottare ogni buon sentimento estivo e di aprire una lotta contro le vacanze. Perché poi alla fine le ferie a cosa servono.

La mattina si va al mare, e a me stressa tantissimo e alla sera…è alla sera che la località balneare da il peggio di sé, spolverando giochi arcaici e una miriade di coppiette che sbadigliano facendo la passeggiata…perché ogni mare ha una passeggiata.

Alla sera dopo i fuochi, dopo la solita cocomeraia da spiaggia, dopo la musica con tormentoni banali, dopo tutto ci sono loro: le bancarelle.

La bancarella dei dolci- Questa è la bancarella che odio di più, un tripudio di caramelle gommose di ogni gusto, coca-cola, fragola, zucchero filato e arachidi semplici o con lo zucchero…in fondo non vado mica in vacanza per ingrassare e quindi me ne tengo lontana

La bancarella con candele, ogni località ha la bancarella con un fiorire di essenze profumate…non solo orecchini in finto argento vagamente orientali, ciondoli di tutti i colori e materiali, bracciali di ferro o di cuoio, anelli e orecchini di ogni specie…in fondo io sono piena di accessori.

Non manca mai la bancarella con gli indiani…tutto quello che puoi volere, e anche di più, sulla popolazione indiana, dai cappelli di penne ai teli fatti a mano…persino scaccia incubi e incensi di tutti i titpi

La bancarella alternativa la senti da lontano, senti la musichetta che sale, vedi la bandiera e riconosci l’aroma quella è la Giamaica…solo che si è trasferita sulla riviera…

Il tatuatore...al mare tutti hanno un tatuaggio con l’hennè…sarà che sosta poco o forse piace ma non so spiegarmi perché tutti hanno un tatuaggio…un tripudio di delfini, soli, mare e tanti cuoricini…

Il banco sempre ricco è quello di frittelle o cialde, è come se non avessero già mangiato in casa, ma tutti si riversano in spiaggia che hanno fame e azzannano qualunque cosa gli capiti a tiro, non importa se buona l’importante è ingurgitare…tanto poi c’è la palestra in inverno.
Poi il concorso, ogni città ha il suo concorso di bellezza perché ogni città deve avere la sua miss…e così vedi giovani ragazzuole che strizzate in mini costumi passeggiano ancheggiando e sperano di vincere la fascia di Miss Cesenatico…

In questi miei otto giorni prima di ritornare e imprecare contro il computer, penso proprio di evitare il mare, in questi otto giorni penso proprio di dormire…otto giorni di ferie è il prezzo per poter lavorare.

Che Cavaliere!!

Cosa farà Berlusconi dopo aver perso le elezioni? Mentre lo immaginavamo a lavorare per far cadere il governo, mentre lo vedevamo sudato immerso tra scartoffie a trafficare per recuperare la sua posizione politica o a lavorare per salvare la sua squadra dalla penalizzazione…lui cerca di riconquistare la sua Veronica. La donna che si è discostata in varie occasioni dalle sue idee e che non ha avuto nessun dubbio a lasciarlo solo in qualsiasi occasione mondana fosse richiesta la sua presenza.

Sarà per questo che il Cavaliere ha deciso di agghindarsi da arabo e di portarla con le sue amiche a Marrakech, per poi stupirla o impaurirla con una danza vestito come Totò l’Arabo intonando una canzone e sfoderando una collana di diamanti. Dalla foto che ormai ha fatto il giro del web, non si capisce se Berlusconi è il nuovo protagonista del film di Natale dei Vanzina, magari è lui la spalla di Boldi o se ha deciso di rilanciare la sua immagine di inguaribile giocherellone.

Resta da capire se questa è crisi post-voto o se è una crisi di mezza età…che è crisi non si discute!

lunedì, luglio 24, 2006

Toby

Direttamente dall'archio di Kevin Steele.

Il post perfetto

Il colmo è stare davanti al monitor a pensare a cosa scrivere e decidere di farlo direttamente sul post. Il post perfetto deve essere:

Lungo più di 15 righe di meno sembra un post-it,
Anatomico, il post anatomico si adatta a tutti i movimenti è affidabile e aderente alla tua personalità
Con ali, il post con ali oltre ad avere più attrito è utile per i bordi e per centrare il punto
Ipoallergenico, deve esserlo perché se no qualcuno si fa male e non voglio che quei quattro lettori affidabili che ho abbiamo problemi
Aderente, un senso logico deve averlo

Oggi oltre ad avere le idee completamente squagliate dal caldo ho anche problemi lessicali...abbiate pietà!!


In foto Amelie che mi solleva sempre l'umore!!!

Wind basta!!!

A proposito del nuovo spot di Aldo Giovanni e Giacomo per la wind.

Oltre a essere intollerante vederseli davanti in patetiche scenette dalle dozzinali battute adesso si arriva ad offendere gli animali, ma da che parte stiamo?

I tre impegnati in una oziosa giornata in piscina anziché dedicarsi al nuoto si cimentano in battute: “Si può sfuggire alla noia delle vacanze estive bruciando formiche o attaccando barattoli alla coda dei gatti?”
Questa è la scelta comunicativa di strapagati esperti di marketing?

Lo spot televisivo della Summer Compilation di Wind, il cd con abbinata ricarica telefonica non venderebbe di più se non si parlasse di sevizie sugli animali. Bisogna uccidere un gatto per vendere un cd o manca qualche tassello alla satira moderna.

L’unico motivo per cui non procedono nell’arrostimento delle formiche è il caldo…uno spot pubblicitario può scatenare emulazione? Che la tv insegni è un concetto acquisito ma se vedremo passare un povero gatto con dei barattoli attaccati alla coda...io so chi colpevolizzare e voi?

Donne e tradimenti

La chiamano l’ultima eroina e a ben capire la sua storia Emily merita questo appellativo. Suo marito Steven è uno sporco maiale ed era tempo che la gente se ne rendesse conto. Solo che la nostra Emily quando dice gente intende il mondo intero e non badando a spese ha pensato di comprare gli spazi pubblicitari a Times Square, nel cuore di Manhattan.


Lo scopo manco a dirlo è svergognare il marito che va a letto con la migliore amica di lei.
Come se il tradimento non fosse già doloroso c’è di mezzo anche l’amicizia o meglio una ex amicizia.

Non si tratta di una particolare bizzarria da vip, ma più di tutto può una donna ferita, che ha sostenuto la sua iniziativa con il suo blog, dove mostrava giorno per giorno, tutto il suo lavoro.
Saranno per Steven due settimane d’inferno, tanto durerà il cartello con questa frase: «Ciao Steven, posso avere la tua attenzione, ora? So tutto di lei, brutto sporco, viscido, immorale, infedele ipodotato e disgustoso che non sei altro. Ho filmato tutto. La tua (presto ex) moglie Emily Ps: ho pagato questo annuncio con i soldi del nostro conto comune in banca».

L’uomo è stato incastrato con un filmato girato da un investigatore che mostra i due piccioncini mano nella mano. Emily ha fatto installare il cartellone anche nel Lower East Side, di fronte all'ufficio del marito che, si suppone, non se la stia passando a meraviglia.

Non mancano i dubbi al fatto che la cosa potesse essere una manovra pubblicitari fatta da qualche casa editrice, ma rimane il fatto che questa iniziativa ha unito donne di tutti i colori e razze che davanti alle corna ahnno un unico sentimento: vendetta.

Se tutto fosse vero, sempre secondo Emily, mariti traditori cominciate a tremate, e pensateci su prima di andare in qualche ristorantino con una nuova fiamma…e non vi lamentate siete avvisati!

venerdì, luglio 21, 2006

Finchè morte non ci separi

Matrimonio o convivenza? Forse era più facile rispondere al dubbio amletico che a questa domanda, ma forse un aiuto arriva dall’indagine Abacus rivolta al sesso matrimoniale e che fa il punto numerico sulla questione.

Le coppie stabili che hanno ufficializzato con un bel matrimonio sontuoso, come vuole il Papa, fanno sempre meno l’amore a causa dello stress e alle preoccupazioni legate al lavoro. Si passa da 200 rapporti il primo anno, a 64 il quarto anno a circa 10 il settimo anno!
Una continua discesa e non oso pensare al numero dei rapporti allo scoccare dei 20 anni…

Se il matrimonio è davvero la tomba dell’amore perché tante coppie vogliono sposarsi? Perché ci sono donne che non desiderano altro che passare un anno della loro vita a preparare bomboniere, a fare gite fuori porta per cercare la location giusta, a cercare un vestito che non le faccia vedere troppo meringhe e che gli aumenti il seno. Poi bisogna trovare il fotografo, la macchina per l’ingresso in Chiesa, poi ci vogliono i fiori, ogni matrimonio si giudica dai fiori, questo è il motto.

Poi c’è la ricerca dell’ingrediente magico quel piatto che deve piacere a tutti gli invitati che a tarda sera si allontaneranno con la pancia gonfia, un po’ ubriachi e che il giorno dopo, scaricando le foto sui computer, si divertiranno a deridere quel vestito che avete impiegato mesi a trovare, quelle scarpe troppo alte per voi e quegli accessori dozzinali.

Se a tutto questo aggiungete che il sesso diminuisce credo che sia evidente da che parte sto!!


C’era un film che da studente, in estate adoravo vedere, datato 1984, lo amavo, per carità classica commediola americana così ridicola che mi sento stupida persino a condividere questo ricordo…ma da piccola ho avuto la mia prima cotta televisiva per l’attore maschile, il belloccio del liceo…era Michael Schoeffling. Pochi se lo ricordano di nome, ma se vedete le foto…qualcuno che lo ricorda c’è! Lei, Molly Ringwald, tutti i suoi film è un punto di riferimento per le ragazzuole cresciute a pane e anni ’80.

giovedì, luglio 20, 2006

Al servizio della comunità

Abnegazione quasi totale per una poliziotta in Nuova Zelanda, una doppia vita e una doppia personalità, agente di polizia di giorno, prostituta di notte.

E' questa la vita di una poliziotta neozelandese che, timbrato il cartellino, si vendeva al miglior offerente. In Nuova Zelanda la prostituzione è legale e ai poliziotti è consentito avere un doppio lavoro, ma quando i superiori della donna hanno scoperto il suo segreto, l'hanno costretta ad abbandonare l'impiego non ufficiale.

Le due attività considerate incompatibili tra loro hanno messo la poliziotta davanti a un bivio, scegliere tra la sua professione ufficiale e quella ufficiosa.

Non solo, l’indagine che è stata portata avanti ha rivelato anche la somma di denaro che la donna ricavava ogni sera, a seconda del bordello dove svolgeva il proprio lavoro, si aggira intorno ai 247 euro.

Particolare la posizione della portavoce, donne di ogni professione svolgono come secondo impiego quello di lavoratrici del sesso: "La filosofia del nostro collettivo è dare un sostegno alle persone che lo fanno come secondo lavoro". A patto che il primo lavoro non sia quello di poliziotta, ovviamente.

Insomma secondo lavoro si, ma se il primo è poliziotta no, neanche il motivo finanziario ha salvato questa stacanovista dalla scelta, imposta dire.

Contro la televisione

Da dove è nata la considerazione per la quale d’estate la tele non deve trasmettere niente di interessante, tra repliche di mattina e di sera ormai conviene non vedere la televisione d’inverno per poter vedere qualcosa di nuovo durante l’estate, da dove è nata l’idea di sviluppare questa strategia?

Per caso d’estate non si paga il canone o è un’altra noiosa conseguenza dei mondiali che si son trascinati con loro un mare di inutili repliche roba che ancora fanno la Signora in Giallo, si per carità un classico ma se tolgono le battute posso farlo io l’audio!!

E arriva alla sera che uno spera divedersi un film tanto per ammazzare l’afa e invece ti ritrovi con repliche di fiction e pseudo programmi estivi, poi mega sfilate in costume e infine, come se non fosse abbastanza, film d’antologia e ecco che ritorna Guardia del corpo…e niente di meno che Pretty Woman...

Quante idee fresche per il periodo estivo, quante menti creative ci sono volute per creare un tale palinsesto? Mi sa che queste persone non vedono la tv!!

Ora non vorrei dire

..ma quando passo le serate a rincorrere zanzare un motivo c'è....qua il link da vedere.

Via le scarpe

Più che una moda uno stile di vita, a piedi nudi non solo nel parco ma ovunque. Si chiamano barefooters e dal 1994 hanno una loro associazione che inneggia alla libertà del piede dalla costrizione della scarpa. Non lo fanno per moda o per pigrizia è una filosofia di vita con un preciso dickat: andare scalzi come simbolo di innocenza e purezza per ricongiungersi con gli antichi che camminavano scalzi anche durante i combattimenti.

Indossano le scarpe solo per andare in chiesa e il resto della giornata la passano scalzi…riuscite a immaginare un viaggio in metropolitana scalzi o una passeggiata per il centro senza scarpe?

Questa associazione coinvolge non solo cittadini qualunque ma anche notai e avvocati, anche i pastori; che celebrano i riti religiosi rigorosamente scalzi.
Non mancano gli attacchi della stampa americana che li definiscono barboni o sudicioni criticando questa scelta di vita…ma il problema è camminare con i piedi scalzi o quello che c’è in terra?

I piedisti hanno la risposta, inneggiando “i piedi come le mani, perché chiuderli” si aggirano per le grandi metropoli, unica necessità portare con loro un kit di sopravvivenza: pinzetta e spugnetta levigatrice. Necessario per camminare in qualsiasi metropoli senza scarpe. Bhe per capire bisogna provare, ma quanto potrà far male camminare sull’asfalto di una città come Roma? Magari ci provo.

Sociologia pubblica

Quando hai passato parte della tua vita a prendere i mezzi pubblici, in qualche modo rimani segnata, c’è un parte di te che sa bene la sofferenza atroce che d’estate alcuni provano a salire in metro o in bus,

Appena sali l’odore arriva, non capisci la direzione ma l’inconfondibile puzzo ascellare già si sente, sei solo la primo gradino del 60 e già l’acre aroma entra nel naso. Lui non sa di puzzare? Come fa la gente a respirare senza aprire i finestrini? E soprattutto chi è?…passare ore nel traffico a localizzare con il radar olfattivo il puzzone di turno era diventata la mia mania…ma niente, è impossibile.

C’è la signora che ha freddo- anche a ad agosto- e impone di spegnere quel filo di aria condizionata che ti avvolge e che chiude tutto, e intanto l’afa sale e non si può dire nulla o inizia a prenderti a urla o alza il bastone, perché lei lo sapeva che l’avremmo volentieri fatta fuori e si è armata.

Quella che sta tutto il tempo al cellulare che tu ti domandi chi paga la conversazione visto che per due ore sta lì che chiacchiera degli affari degli altri e tu, incuriosita, il giorno dopo cerchi di stare in fermata alla stessa ora per sentirti il continuo della chiacchierata e per sapere come è andata la serata a Marta…

La signora che non arriva alle maniglie e ti si attacca come una cozza agli scogli che ti sale sopra alle scarpe aperte e che tu mentre maledici di essertele messe, cade o perde l’equilibrio e ti ritrovi con le sue tre borse addosso…piene di spesa…

Poi c’è l’universitario alternativo con le sue cuffie isolato dal contesto che cerca di essere estraneo a tutti e che continua a cercare un punto indefinito con lo sguardo. Tu ascolti la sua musica e ti chiedi come faccia a non essere sordo con la Pausini a tutto volume. Poi c’è il branco, di solito studenti delle superiori, in vacanza al centro che inneggiano ai tanga delle sconosciute e ridacchiano delle scollature…di solito hanno in mente grandi ricordi di scuola e presumono che tutto l’autobus li voglia sapere...indi urlano!

I turisti, giapponesi in testa, che cercano di capire con le piantine dove sono e quanto manca, che spingono per respirare e allargare i loro libri di foto e che cercano di rimanere uniti allora si legano tra loro, s’avvinghiano per fare massa e si creano come dei blocchi umani altri 1 metro e 50 e li vedi che escono ancora tutti attaccati e sudati…

Infine c’è il pendolare, un soggetto introverso munito di tutto: acqua, libro corso di lingua inglese per fare esercizio, musica, giornali, in testa Leggo e Metro, poi anche dolci per cali di zucchero improvvisi e maglia di ricambio…sta seduto e non parla, non si relaziona non si lamenta, sta lì seduto sulla pelle della sedia, non si muove.. aspetta la sua fermata e basta.


Alla fine scendi stanca come se fossi stata tre giorni di fila in palestra, che puzzi come un cane bagnato e pronta per cominciare otto ore di lavoro, e per ripartire con i mezzi alle 18 in punto.

mercoledì, luglio 19, 2006

A.A.A Stagista cercasi

Lunedì, una conversazione per caso- due dirigenti per caso

A: E’ un lavoro noioso poi con certi turni..
G: Bhe si potrebbe prendere uno stagista anzi due?

A: Si danno il cambio?
G: No. Gli si dice che è un lavoro di comunicazione e li si piazza qua davanti da mezzanotte alle 6 del mattino, gli di dà un rimborso spese mediocre e poi tanti saluti…

A: Così è una cattiveria!
G: Perché sai quanti ne troviamo così ne possiamo prendere pure tre, si danno il turno e alla pausa cena dormono…

A: Gli si potrebbe mettere anche una specie di sveglia
G: Già fatta montare se no si addormentano, devono stare li e scaricare…

Due giorni dopo

Salve siamo F e M nuovi stagisti….
G: Benvenuti ragazzi…il vostro sarà un lavoro di comunicazione….

Nuovi naufraghi

Vallettopoli ci ha distrutto…siamo onesti tutti volevamo vedere Malgioglio sull’Isola a scolorire e a dimagrire…ma niente questo piacere ci sarà negato…inoltre anche la Gregoraci che, per carità è solo la compagna di…, ma almeno c’era qualcuno da deridere…

Adesso invece il cast è così pietoso che non mi vien neanche da criticare.

Messo da parte Interrante arriva un nuovo membro della scuderia “Uomini e Donne” tal Luca Calvani, attore ed ex "corteggiatore" del programma. Direttamente da Elisa di Rivombrosa arriva invece Raffaello Balzo, poi c’è lo sportivo Claudio Chiappucci,. Ad aggiungeri agli aitanti maschietti anche l’ex spalla comica di Pieraccioni il toscano Massimo Ceccherini, e infine il fantino Aceto. una leggenda del Palio di Siena.

La squadra femminile è più succulenta e già in aria di calendario, abbiamo: l'attrice Domiziana Giordano, la modella Fernanda Lessa, Alessandra Pierelli, ex fidanzata di Costantino Vitagliano le veejay Kris&Kris, volti celebri di Mtv, e Maurizia Cacciatori, ex capitano della Nazionale italiana di pallavolo.

Personalmente preferivo la prima versione del cast, che mi prometteva anche Cristina D’Avena, ma se la matematica non m’inganna manca ancora qualcuno all’appello…sperem!!

E il maritino torna a casa…

Dopo 87 giorni di carcere il re dei “furbetti del quartierino”, alias Stefano Ricucci, ritorna a casa, tra le braccia della sua Anna, e dopo 48 ore dal rilascio eccoli già a sciolinare una intervista al baffo nazionale tutta impregnata sulla fede assoluta della coppia, sull’importanze del matrimonio e soprattutto su tutti i problemi di Ricucci..

Per la cronaca Anna non sapeva nulla dei problemi del marito, forse è per questo che se l’è sposato, o forse è per amore come lei sostiene…
Spiegatemi una cosa, come mai quando finiscono in carcere s’ammalano tutti, c’è un’epidemia e se s’ammalano tutti perché i carcerati che magari stanno lì da 10 o 20 anni stanno bene?

Anna dice: “È entrato in carcere che era un uomo sano e adesso ha problemi di cuore, le transaminasi alte”…”Stefano mi ha sempre nascosto i veri problemi, ed è proprio su questo che ci fu crisi”.

Quindi una Anna all’oscuro di tutto ma pronta a dichiarazioni già 48 ore dopo la scarcerazione…aveva tempo da recuperare con il marito, bhe meglio una mega intervista in esclusiva su “Chi”, per altro fatta da Costanzo, per dimenticare tutto questo “dolore”…THAT’S LOVE!!!!

martedì, luglio 18, 2006

Forfo-outing!!

Pausa pranzo, un’ incubo per chi vuole evitare il caldo

Forforino- insolitamente abbattuto: “Ciao come ti va?”
Io: “bene, ho finito di mangiare, te?”

Forforino: “Bene anche io, a fine luglio scade il contratto”
Io: “ ti hanno già detto qualcosa?”

Forforino: “mi tengono”
Io- sopresa:” Bhe e non sei contento”

Forforino: “ Si, ma mi tengono perché il personale è ridotto all’osso e anche se il mio comportante non è il linea con gli standar dell’azienda”
Io: “E tu cambia comportamento, è una occasione in più!”

Forforino: “Non so ho momenti di euforia e poi subito nel baratro…”
Io: “Me ne sono accorta, prova una cura?”

Forforino: “Perché dovrei curarmi siete voi i malati...”

Devo preparami a un’estate alla forforino…

Aggiornamento

Non ce l'ha fatta, il nostro Jo è stato eliminato...la deliziosa palla di pelo non è riuscito nella prova d'abilità, troppo dura per un pelosone come lui...sono scioccata era il mio preferito..non so prevedere chi vincerà!

Un martedi da leoni

C’era il tempo in cui bastava un paletta per ucciderle, una di quelle fini, che era facile da usare e veloce, dopo questa nottata sono sempre più convinta che le maniere soft con le zanzare di casa mia non funzionano, ci vuole qualcosa di radicale.

Ho cominciato con l’Autan, forse sono diventate immuni perché il risultato è stato scadente e più che altro sembravano contente dell’aroma e così hanno cominciato un mega party al gusto sanguigno.

Poi lo zampirone alla citronella o al geranio, una puzza che rimane in gola, ma a loro no, anzi la simpatica spirale proprio gli deve piacere perché svolazzavano sopra il mio pigiama contente e felici come chi ha trovato la sua serata ideale.

Poi mi sono coperta, a mali estremi, mi copro con un lenzuolo…io non so ma sono passate sotto il lenzuolo e nonostante i miei tentativi di trucidarle davanti alla parete, sfuggevoli più di un topo, svolazzavano intorno a me, felici di aver trovato un bel gioco per la serata: la scema che prende a cucinate l’aria.

Simpaticamente lei se ne vola dentro il mio orecchio e mi rimbambisce ancora di più, così con gli occhi di chi non ha dormito neanche mezz’ora arrivo al lavoro:

“Potevi usare l’aglio, ti spalmavi d’aglio e loro scappavano”
“A me non pungono, io ho il sangue acido…”
“Devi riempire il giardino di lavande e gerani, così stanno lontane”
“Mettiti in caso un geco, che le uccide o un ragno che le mangia”
“Potevi fare una macuba, funziona sempre…”
“Dovevi invitare i Cugini di campagna che gli cantavano Anima Mia…sai che volo”
“Dovevi ucciderle…”

Ogni tanto mi domando ma che razza di colleghi ho!

Quello che vediamo è quello che desideriamo?

Una nuova indagine della Cornell University ha dimostrato che ciò che si vuole controlla le scelte del nostro cervello, i desideri della nostra mente influenzano quello che vediamo.
E’ forse questa nuova analisi il motivo dell’innamoramento?

Questa ricerca supportata da esperimenti che hanno coinvolto 412 soggetti ha sottolineato come la nostra vista sia condizionata dai nostri desideri e come quello che desideriamo di vedere compare, anche se in realtà stiamo vedendo una macchia incolore o prima di forma.

Vediamo davvero quello che desideriamo di vedere?
Se così fosse la soggettività della mente è tale che si rende complicata la sua imparzialità, soprattutto davanti al desiderio e al bisogno, quando siamo innamorati è la nostra mente che ci fa vedere corrisposti? Una fase difficile come quella dell’innamoramento non corrisposto sarebbe più facile da superare se sapessimo che è la nostra mente che ci proietta certe immagini, abbiamo forse trovato come superare profonde crisi esistenziali?
Credo che l’intento dei ricercatori non sia quello di fermarsi all’analisi dell’immagine né tanto meno sulla questione sentimentale, ma non riesco a non pensare quanto meno si soffrisse se fossimo in grado di capire certi processi mentali, un’analisi di questo genere permetterebbe a molti adolescenti di superare dolorosi amori irraggiungibili, a saperlo che è tutta colpa delle nostre proiezioni!

lunedì, luglio 17, 2006

Chiavetta si chiavetta no!

Esiste una realtà che a noi poveri lavoratori a tempo determinato fatichiamo a digerire…ogni mattino davanti alla colazione ci ritroviamo a confabulare contro tutti quelli che hanno questo privilegio, che possono abusarne a piacimento che lo usano per offrire e si beano della loro posizione di possessori della chiavetta per la macchinetta del caffè!!

Tutte le mattine lo stesso rito noi a cercare tra le taste 5 o 10 centesimi e lo zac…infilano e via…con una estrema e disarmante velocità che avresti voglia di osare richiederla:
Questa è la saga della chiavetta
Scritta e vissuta da Elessa, pubblicata da Gattamelie e realizzata con il contributo facoltativo degli stagisti dell’azienda.


Era un lunedì mattina come tanti quando davanti allo schermo mi balzò un’idea malsana, potrei richiedere in cancelleria una chiavetta per il caffè? Sepolta dalle pratiche burocratiche per poter sperare di accedere a cotanto lusso, mettevo ovunque firme e timbri e ogni timbro mi avvicinava a lei. Passo dopo passo, modulo dopo modulo, l’ansia cresceva, poi l’ostacolo!!

Arrivò un mercoledì la telefonata che confermava la mia scesa ai potenti, avrei avuto accesso alla chiavetta ma anche al portachiavetta, prezioso pezzo di nastro da portare al collo o alla vita che ti permette di averla sempre con te…di poterne usufruire sempre. Mentre scendevo le scale pensavo a come potevo impreziosirlo, se rivestirlo in oro o argento…la mente volava!!!

Niente da fare, nonostante abbia fatto di tutto per averla, non può essere mia perché non ho un contratto di un anno….un’altra privazione per noi a tempo determinato…quanto ancora potrò sopportare e per quanto tempo….mi ritiro in un antro sperduto!!!

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.

Di lunedì mattina

Azioni routinarie che possono portare alla follia. Di lunedì mattina ritiro sempre i soldi alla posta, sempre. Parcheggio in seconda fila davanti alla posta e alle 8 del mattino già c’è fila, sempre vecchietti in fila ordinata che bisticciano per dei numeri fantasma e ordini di arrivo…faccio per scendere:

“Signorì, deve mettersi in fila…”
“Ma io vado al postamat…”
“E no perché se no si deve mettere in fila…”

A parte il fatto che sono affari miei se e dove vado…

“Buongiorno, inserire la tessera…”

Sempre dal verso sbagliato non c’è dubbio!!

“Riinserire la tessera e immettere il codice”

“XXXXX”

“Codice esatto, quale operazione vuole fare?”
“Domanda stupida, ritiro!”
“50-100-150-200- ALTRO”

“Bha un caffè…50!!!Sempre 50!!”

“Ritirare la carta in 30 secondi….o imploderà il sistema…”
“Imploderà il sistema!!!Cosa cavolo vuol dire…imploderà…”

Ho afferrato la carta e velocemente so scappata in macchina ho pensato che forse un agente segreto doveva passare di là…

“Signorì ma non se mette in fila gli ho tenuto il posto”

Non c’è niente di peggio di una macchinetta che vuole implodere e un vecchietto di 70 anni che ci prova con una di 26…

Ognuno ha la sua scusa

La scusa del giorno. E’ un po’ di tempo che sto adoperando continuamente delle scuse idiote, talmente tanto stupide che mentre le uso mi rendo conto che io stessa non mi crederei e ho deciso di stilare una hit-parade di cavolate che rifilo principalmente a colleghi di lavoro per saltare a piè pari pause colazioni e/o pranzo o a amici occasionali con cui proprio non ho voglia di parlare:

Al numero 3, con 2 utilizzi al mese: Oggi è una di quelle giornate, ti sarà capitato non sai dove sbattere la testa ho talmente tante mail di lavoro, talmente tante riunioni che mi sembra che oggi non finisca mai. Oggi la giornata dovrebbe essere di 48 ore perché io possa finirla.

Al numero 2, con 5 utilizzi al mese: Non posso venire giù per un caffè, ho trovato un traffico pazzesco e mi sono seduta un minuto fa, neanche il tempo di accendere il pc…e sto già in ritardo

Al numero 1, con ben 10 utilizzi in media al mese svetta la: Scusami adesso non posso ho una telefonata in attesa sul cellulare, è importantissima, una cara amica, ma che dico la mia migliore amica dall’infanzia non la sentivo da allora, capirai ne abbiamo di cosette da dirci...scusami io ti richiami tra un minuto….o comunque appena finisco scusa scusa…ciao ciao…

Forse è il caso che cominci a inventarmene di nuove…si accettano suggerimenti, se continuo così mi scoprono!!

venerdì, luglio 14, 2006

Come sposare un miliardario

La bibbia di tutte le donne di successo o meno, massaie o manager è ormai diventata questa guida, non è un testo scritto, come nelle migliori tradizioni storiche, la guida è tramandata oralmente da donna a donna, oggi una donna ha deciso che bisogna uscire da questo luogo comune e vi confida la più intima aspirazione femminile: sposare un milionario.

Ogni bimbetta viene cresciuta coltivando in lei l’idea che l’amore è bello ma che sposare un miliardario è ancora meglio…si comincia con l’ABC, semplici regole di caccia.

Se un miliardario vuoi conquistare carina ti devi fare, insomma aiutare un po’ madre natura perché altrimenti non saprete mai essere perfette…quindi armatevi di fondotinta e cipria e speriamo che l’effetto è almeno decente

Se un miliardario vuoi conquistare l’abito giusto devi comprare, si lo so che siamo cresciute a Pretty Woman, ma vestirci da prostitute e passeggiare per le vie non ci aiuta…meglio un abituccio sobrio ma appositamente studiato per esaltare i punti giusti

Se un miliardario vuoi conquistare scarpe giuste e accessori devi comprare quindi prendere il vostro bancomat e spremetelo ben bene…sperando che poi verrete ripagate

Se un miliardario volete conquistare un pochino dovete studiare almeno il diploma ci vuole e poi dovete frequentare i posti giusti, quello in, in cui non incontrate il vicino di casa ma il principe…non pensate al casinò…meglio un golf club…o un centro di tennis…insomma qualcosa da snob…

Ultimo consiglio ingraziatevi la signora mamma, questo vale per miliardari che per squattrinati, è un consiglio universale…di più non vi so suggerire, questa è la bibbia del miliardario io ho scelto l’amore ma se qualcuna ci vuol provare…mi faccia sapere!

Argomenti da quasi fine settimana

Se c’è una costante della pausa pranzo del venerdì sono le chiacchiere…sarà il fine settimana sarà la stanchezza ma il venerdì la mente vaga.

Al primo posto il viaggio immaginario:

Ma perché invece di stare qui non prendiamo l’aereo e voliamo ai Carabi o qualche altra isola e ci apriamo un bar o un caffè o un locale lì…lì dove il mare è pulito, dove la gente sorride, dove non c’è traffico e dove non ci si ammala di stress….perché?
Magari così la mattina si va al lavoro in pareo, sempre nudi sulla spiaggia, sempre tra belle donne e/o uomini a chiacchierare e a bere…allora perché cavolo nessuno ci va?
Se tutti sognano di andarci perché poi stiamo tutti in fila a romperci nel traffico e nel caldo romano che di caraibico ha solo le temperature?

Al secondo posto la vita alternativa

Ma perché non cambio lavoro, lunedì ho dei turni infernali e invece potrei fare la casalinga o fare un lavoretto part-time magari più vicino casa, più facile da raggiungere e magari anche con meno responsabilità oppure mi apro la mia attività…ma se non ci piace lavoro perché cavolo non lo cambiamo?

Al terzo posto il sabato sera

Ma insomma sabato sera che fai? Mi tocca andare al solito locale con le solite persone e bere le solite cose…bhe non ci andare, se non ti piace non lo fare…
Quanto ci piace lamentarci!!!!!

Sono brillante…e ti tradisco

Quando un uomo è creativo e brillante è più alto il rischio di tradimento, e le donne devono cominciare ad accettare questa realtà. Non è la bellezza né l’aspetto estetico ma l’estro creativo il principio fondamentale del tradimento.

Questa per sommi capi la teoria di Desmond Morris, antropologo, etnologo, esperto osservatore di animali ed esseri umani, autore di una trentina di libri, che dalle pagine del Daily Telegraph ha assolto ieri chi non riesce a essere fedele. La colpa non è sua, bensì del Dna.

L’uomo creativo è tale perché conserva nei geni elementi primordiali legati anche alla caccia della donna, è l’amore per il rischio che li spinge e non è una cosa che dipende da loro ma sono i geni.
I nomi illustri non mancano ad avvalorare questa tesi personalità come Ricasso e Gauguin, Toulouse-Lautrec e Charlie Chaplin, J. F. Kennedy e Elvis Presley, addirittura Bill Clinton.
Un’ennesima scusa per giustificare il tradimento o una realtà scientifica?Difficile stabilire se tutti i creativi sono traditori, rimane il fatto che queste ricerche continuano a giustificare le azioni degli uomini ma la donna? Che sia di parte anche la ricerca?

Amore mio non ti conosco

Sarà capitato a tutti di avere nelle mani un giornale e di leggere gli annunci sentimentali, diciamo così. Questa mattina mi è capitato di trovare un giornale di una agenzia di matrimoni o comunque di appuntamenti che gridava da ogni pagina che qui c’era l’uomo per me.

Ora a parte il fatto che io l’uomo ce l’ho, ho cominciato a leggerla.

Celibe bella presenza buona posizione cerca donna anche separata per rapporto sentimentale
Giovane donna separata con figlio cerca compagno per la vita, alto e bello, con cospicua somma di denaro e amante degli animali
Ragazza di 27 ani cerca amico per serate e eventualmente per relazione seria e stabile, no fumatore
Giovane 18 cerca una ragazza con cui passare l’estate, disposto a pagare le vacanze


Se qualche tempo fa su questi annunci scrivevano persone di mezz’età, sembra che ormai tutti si rivolgano ad agenzie per trovare la propria metà, dai 20 ai 50, ma anche 18 e perfino 15, ormai è consuetudine iscriversi ad una agenzia di appuntamenti, che poi, costasse poco!!
L’iscrizione si aggira sue 200 euro e fare foto con un “fotografo specializzato in grado di esaltare i vostri tratti” e/o un “video per presentarsi al meglio” arriviamo sui 1000 euro.
Tralasciando la domanda su come faccia un 16 enne ad avere 1000 euro, che io ancora non li vedo a 26 anni, non costerebbe di meno uscire la sera e provare a buttarsi?

Sembra che ormai sia diventata la nuova moda per conoscersi superando l’imbarazzo dell’abbordaggio, che per carità può essere davvero difficile viste soprattutto certe frasi che si usano per arrivare a conoscersi, e il rischio di cadere nella banalità è sempre in agguato.
Incontri lampo a ruotazione, computer che con domande studiate ci mettono in conoscenza con la nostra metà esatta, almeno elettronicamente, annunci ridicoli e braccialetti di riconoscimento, ma anche conoscere il partner con l’affinità della scrittura, esiste anche una clinica per combattere la timidezza, ma abbiamo dimenticato come ci si conosce?

Eppure di mezzi non ne mancano, tra telefonini mail e chat, ormai dovremmo parlare tra di noi con estrema facilità, praticamente conoscere un partner potenziale è come cercare lavoro, ti iscrivi ad un sito, metti il curriculum e poi aspetti che ti ricontattano, intanto continui la tua routine di lavoro o di scuola e magari ogni tanto ti vai a fare una passeggiata con qualcuno/a, ti mangi un gelato e poi chi s’è visto se visto!! E si ricomincia con il giro, la domanda è: che altro ancora ci vogliamo inventare per non comunicare?

Deliri da giovane blogger

Intervista a una giovane blogger da una giovane blogger.

Salve, come giovane blogger, quali sono le tue manie?
In quanto giovane blogger ho acquisito dei tic informatici che ripeto- ahime- instancabilmente tutto il giorno, fin dove mi è possibile, ma come ho un minuto lo faccio.

Quante volte guardi il tuo blog?
Innanzitutto guardo il mio blog circa una ventina di volte la giorno, di giorno perché alla sera se posso evito, se posso, perché spesso capita che non resisto e mi rimpiazzo davanti allo schermo

Come procedi al controllo dei visitatori, che criteri usi?
Controllo il contatore ogni volta e se non sale la mia giovane psiche da blogger ha un calo di autostima così alto che riaggiorno e sono contenta. Verifico sempre la provenienza dei visitatori, Spagna Germania e Italia quando li trovo sono una blogger felice. Se scopro che mi hanno visto utenti di un altro blog corro subito a vedere chi sia quando non capisco come dove e perché mi hanno linkato la frustrazione aumenta. Controllo sempre anche le parole che hanno condotto i visitatori sul mio blog, spesso sono parole allucinanti ma almeno ho avuto visite

Come cerchi di aumentare le visite?
Da giovane blogger quale sono lascio commenti a più non posso in altri blog in modo da aumentare il livello di presenze. Rispondo ai loro post e immancabilmente controllo eventuali risposte, se ci sono, sono una giovane blogger felice…altrimenti faccio un altro giro di post…

Quando pensi a cosa scrivere?
Cerco di pensare alle cose da scrivere anche nei fine settimana, ma non le pubblico mai perché le trattengo per il lunedì, tanto di sabato e di domenica non mi legge nessuno

Come giudichi questa esperienza?
E’ difficile essere una giovane blogger di questi tempi, quando tutti scrivon di tutti, è un lavoro complicato ma bisogna farlo, per la pace nel mondo perché la guerra finisca e perché finalmente non esista più il buco dell’ozono…

giovedì, luglio 13, 2006

Qualcuno mi dica che oggi è venerdi...ho carenza di week end!!!

E Milingo ricompare

L’avevamo lasciato in esilio con la moglie che pregava digiunando davanti a San Pietro. Doveva riflettere e capire che il matrimonio era falso, che lo avevano drogato e che la Chiesa poteva aiutarlo e naturalmente disconoscere questa sacrilega unione. E invece l'arcivescovo si è presentato in conferenza stampa a Washington con la donna che sposò nel 2001, dichiarando: «Lei è mia moglie per sempre».

Mentre il Papa ricorda l’importanza del matrimonio contro le coppie di fatto, mentre inneggia ai rapporti sessuali solo dopo le nozze mentre ricorda a tutti che i figli devono crescere in una coppia che sia unita nel santo vincolo matrimoniale….ritorna il prete che si è sposato!!

Dov’è il paradosso? Matrimonio si e sempre ma non per preti.
La tradizione del celibato in verità non c’è sempre stata, risale al Medioevo, quando per problemi di facilitazioni all’ascesa del clero, la Chiesa ha imposto che il prete non si sposi e che non abbia figli.
Infatti, l’Italia non è mai cambiata, e i figli dei preti diventavano preti seguendo le orme dei genitori altro che vocazione così scalavano le vette del Vaticano…un po’ come oggi con calciopoli…chiamiamola “Le toghe pulite”

Così non potendo sterilizzare li castriamo con la fede anche se nel testo Sacro non c’è niente anche se i profeti erano sposati…e via tutti preti single!!

Ma Milingo no, lui è l’arcivescovo sposato, la mosca bianca e trova appoggio nel fondatore dell'Associazione preti sposati, don Giuseppe Serrone che da anni si batte per l'abolizione del celibato sacerdotale. La Chiesa per ora tace, ma per quanto ancora?

A volte ritornano

Ci risiamo, il lupo perde il pelo ma non il vizio e anche le Marchi ritornano a vendere e lo fanno in grande stile, con tanto di conferenza stampa e di rilancio mediatico attraverso, manco a dirlo, il loro blog.

Si presentano con un look sobrio adatto al rilancio una postura ben studiata e un tono di voce degno della oratio ciceronica o addirittura socratica, centellinano consigli e massime sul senso della vita e con un fare degno di un politico navigato lanciano la nuova iniziativa, che di nuovo in verità ha solo la forma, perché il contenuto è identico….alghe, creme snellenti ma anche il tapiro e gli occhiali da sole che la Wanna portava al processo…reliquie degne di collezionisti!!

Il punto è che se c’è una donna in grado di saper realmente competere con un popolo come quello italico è sicuramente la signora Marchi, e già immagino, quanti blog e giornalisti staranno in questo esatto momento scrivendo contro questo nuovo esempio di sfruttamento dei deboli…ma poi una persona che firma un assegno di 100.000 milioni di lire è davvero così debole?

L’accusa è reale? E se veramente la riteniamo una persona che sfrutta le debolezze delle persone un’approfittatrice perché poi le facciamo pubblicità in questo modo? Si perché tanto ormai conosciamo tutti il gioco, lei parla noi riportiamo lei guadagna e noi urliamo contro ai suoi metodi di vendita…un pò banale ridurre tutto a questo. Esistono delle nuove mode di giustificazione sociale, delle nuove parole per definire in verità qualcosa che non vogliamo accettare, è come quando accade qualche delitto, immediatamente i media inneggiano a “infermità mentale” e così ci tranquillizziamo e pensiamo “Bhe è infermo….” E scopriamo che sono tutti depressi, o che il caldo fa impazzire o che aveva una depressione post-parto o che era stanca del lavoro o che la vita è troppo difficile. Così per le Marchi. So che il paragone è azzardato ma ragionando attentamente riuscite davvero a dire che quelle persone fossero soggiogate, o per lo meno che fossero tutte soggiogate da una specie di fattucchiera che faceva intimidazioni telefoniche? E dire che sono persone con problemi familiari gravi vi basta come motivazione o c’è altro?

Tutti abbiamo problemi o abbiamo avuto problemi, ce lo deve dire la tv che i maghi non ti salvano dal tumore? C’è bisogno di giornalisti mascherati per sapere che pezzetti di legno e candele non servono a nulla? Quanto crediamo a quello che vediamo?

E dove è finita la nostra capacità critica e di discernimento e poi incolpiamo chi si arricchisce con queste nuove forme di imbambolamento mediatico? Non le giustifico ma è il caso di cominciare a svegliarci e di non perdere tempo a scrivere e a chiacchierare, è ora di finirla ed è ora di domandarsi seriamente come e perché e soprattutto quando è successo questo rincojonimento globale!

mercoledì, luglio 12, 2006

Forforino e la scimmia

Forforino: Allora visto che son tornato
Io: ah, ciao bentornato

Dopo due ore

Forforino, rivolto a una collega: Oggi sono l’uomo più felice che c’è
Lei: e perché?
Forforino: per quello che ha detto elessa?

Io: io?
Forforino: manco te lo ricordi più..
Io: No!

Forforino: M’hai detto bentornato
Io: a bhe per educazione

Dopo ½ d’ora dopo che ho cominciato a pensare che sia un uomo solo

Forforino: Ti volevo dire che poi ho pensato che è il caso che io con te non ci parlo più…perché in fondo non capisci sei come una specie di scimmia aggrappata all’albero che vola di ramo in ramo
Io: e che vuol dire?
Forforino: che sei strana!
Io: Io sono strana, tu mi dici scimmia!

Forforino: So battute perché non le capisci
Io: sono una scimmia…non vendo non sento non parlo

Scoperte da amiche-colleghe

Ho scoperto grazie alla mia amica-collega di avere delle strane abitudini.
L’amica-collega è la collega affidabile che ti spiffera tutti i pettegolezzi su di te e non ti risparmia neanche un piccolo commento, ti riporta tutto, ti consiglia sul lavoro e ti sta vicino anche quando non sopporti più nessuno…

Sa quando deve starti lontana per non beccarsi qualche commento acidulo e gioca con te quando hai un 15 minuti di pausa prima di ricominciare con la noiosa routine di lavoro, non solo ma l’amica-collega ti confida tutte le sue tristezze e tu le tue…non giudica il tuo abbigliamento e non scoccia per ogni cosa che fai.

La mia amica-collega inoltre ha la capacità di dirmi tutto in faccia, perché non è detto che una amica-collega sia sincera su quello che pensa di te, ma se sei fortunata capita!
Dunque ho scoperto di avere queste abitudini:

  • mi siedo in zona relax sempre con le spalle al condizionatore, non so il motivo ma lo faccio automaticamente e scelgo sempre la stessa sedia, se non è libera, di solito resto in piedi
  • quando si apre l’ascensore sbircio sempre chi esce e beccata…sorrido
    per fortuna mangio a bocca chiusa ma sembra che io dopo tre masticare bevo, sempre dopo tre masticate
  • al mattino appena arrivo a lavoro sbuffo e accendo automaticamente il pc…se è una giornata nera non dico mai “Buongiorno”
  • vado al bagno sempre alla 12:00, puntualmente alle 12:00 m’incammino e raggiungo la stanza bagno

Bhe ho acquisito quelle che definisco le manie lavorative...ora ho tutto del fantastico mondo del lavoro...manca solo lo stipendio!

Tutta colpa dell’amore

Al cuor non si comanda…e non si può fare nulla, l’amore è amore e quando ci si innamora tutto prende una forma diversa, gli odori cambiano e tutto sembra un paradiso…
Il giornale Moscow News, riporta di un giovane contadino della regione del Kemerovo, nel sud della Siberia, che avrebbe chiesto al presidente Vladimir Putin il permesso di sposarsi con una vacca.

"Tutte le ragazze hanno lasciato il nostro paesino e non riesco a trovare una donna, ma amo molto gli animali e vedo una soluzione. Vorrei sapere quando diventerà legale in Russia sposare gli animali domestici", questo il contenuto della missiva ricevuta dal premier russo.

La domanda fa parte delle circa 160mila lettere ricevute alla casella di posta del Presidente russo e presentate nel corso di una sorta "web cast".

Non si ha notizia di una risposta di Putin alla singolare richiesta. Ma ragazze, potremmo mai lasciare che un aitante contadinozzo siberiano si sposi con una mucca? Esiste ancora un uomo che vuole sposarsi e che succede sceglie una mucca…questo la dice lunga sulla situazione dei rapporti sentimentali…certo non cucinerà per lui ma evidentemente qualcosa in più ce l’ha!!

I nuovi mostri

Per il ciclo penosi film estivi ritorna un classico dell’estate anni 90, un personaggio che se non fosse per qualche apparizione sui giornaletti di gossip…tutti avremmo volentieri dimenticato…invece è tornato e non è solo.

Jerry Calà forse in odore di fallimento torna con una pellicola estiva, talmente estiva che di più non si può: Vita Smeralda. La trama: Hanno vent'anni e sono stanche della solita formula vacanza camping con falò, chitarra e il solito Battisti. Così tre amiche, Luana, Elena e Silvia, belle, giovani e spensierate piantano i ragazzi e vanno in Costa Smeralda.

La regia di Jerry Calà e i protagonisti sono un fiorire di starlette uscite dagli ultimi reality:
Eleonora Pedron
Francesca Cavallin
Benedetta Valanzano
Jerry Calà
Elena Santarelli
Costantino Vitaliano
Daniele Interrante
Lory Del Santo
Guido Nicheli

Riusciranno i nostri eroi a sbancare il botteghino e a contendere il successo del film con le Lecciso e Zequila?

martedì, luglio 11, 2006

Adolescenti in corso

Quando si dice che l’adolescenza è una fase critica fondamentale della crescita della personalità spesso si rischia di inciampare in un luogo comune, ma un’indagine dedicata all’universo adolescenziale, questa volta italiana, è illuminante.
Si chiama “Imparaticcio, adolescenze in corso, cantiere aperto di identità femminili” ed è dedicato all’analisi dell’identità e ai meccanismi di costruzione della psiche femminile.

Questi alcuni dei risultati.

“Per alunne/i, il gruppo più consistente di "donne importanti" risulta essere formato da veline, attrici/cantanti calendario e porno-stars. Poche scienziate / regine / filantrope precedono, con poco margine, i personaggi di pura invenzione/fantasia. Seguono le parenti / mogli di uomini famosi; qualche nome che risulta sconosciuto al resto della classe, qualche altro che è letto all'ultimo minuto in biblioteca, e Platinette e Jonathan.

Circa invece i molti "uomini importanti" emersi, essi risultano tutti protagonisti, con un proprio potere/prestigio personale, sia esso guerresco, politico, economico, religioso e/o per influenza/riconoscibilità sociale derivata dall'esercizio/dai proventi di arti, scienze e professioni varie... da Gesù ai Rossi (Valentino / Vasco), da Bismark a Totti”.

Ora lo scenario è alquanto povero di vere figure capaci di trascinare le gioventù verso buoni propositi, voglio dire qui si venerano le mogli dei calciatori e Platinette e Jonathan, non è che il femminismo è messo in crisi dall’evoluzione del costume televisivo? Perché sembra che ormai essere donne moderne sia solo bei vestiti e bei mariti, ci stiamo contraddicendo? Queste sono le opinioni delle prossime future donne, ma sono veramente pronte, che messaggio gli stiamo dando?

Altra eliminazione


Salutate Sam, non ha superato la sfida.

Ciao Sam!!

Adolescenti e look!!

Grande caldo e Roma è davvero afosa, tutte motivazioni valide agli spogliarelli estivi e buone per giustificare certi abbigliamenti, ma sta mattina la situazione è diventata tragica.

Chiuse le scuole, gli adolescenti stanno impazzando in giro alla ricerca di una compagna estiva, intenti nel corteggiamento offrono incosciamente un deprimente quadretto sociale sulle tecniche di abbordaggio ma soprattutto sull’abbigliamento da avere.

Come sempre l’uomo adolescente si rispecchia in due categorie l’alternativo e quello alla moda.
L’adolescente alternativo legge molto, porta a volte gli occhiali ma non certo per vedere, ama i sandali aperti e senza calzino e le magliette con le maniche larghe. I colori sono autunnali e usa molto il pantalone corto, non eccessivamente corto ma quanto basta per mettere in mostra le ginocchia, porta una tracolla abbinata e spesso opta per un taglio di capelli lungo o comunque tendente al lungo. Un look facile e veloce ma spesso poco utile all’abbordaggio, perché la ragazzetta adolescente difficilmente lo nota almeno che non abbia una predilezione per questo tipo di maschietto.

L’altro il tipo alla moda è più costruito, ama il capello corto e gelatinato, occhiale da sole a specchio o colorato. Il look, più curato può raggiungere livelli osceni, come quello che sta mane mi si para davanti e che io ho fatto attraversare per godermelo tutto. Portava un jeans strappato bianco con tanga a vista, camicia completamente sbottonata, pelazzo sul petto, non sto più a chiedermi come facciano ad avere quei peli a 16anni, e tra la foresta la croce d'oro più grossa che abbia mai visto, spunta tutta scintillante con brillante al centro e bordo dorato. Se ne stava massiccia al centro della camicia e ballonzolava di qua e di là. Seguendo con la coda dell’occhio ha raggiunto un gruppo di altri simili per l’uscita al centro. Uno aveva una pettinatura a schiaffo con il ciuffo verso destra e una camicia rosa, sembra il colore dell’estate 2006, e un cappellino rosa e, coordinato, il tanga rosa che spunta dal pantaloncino bianco…pantaloncino…!!!
Il terzo, più discreto indossava una maglietta nera e un jeans scolorito, ma portava infradito tempestati di brillantini…forse rubati alla sorella più piccola e infine un orecchino sbrilluccicante.

Cosa mi ha insegnato questa esperienza?

Innanzitutto che gli adolescenti amano abbinare i colori, cercano o almeno s’impegnano nel pandant, che amano molto le pinzette e che sono molto cattolici!! Forse alla domenica ascoltano il papa, perché non vedevo quelle croci dagli anni del catechismo!

Tutto torna

Ho cominciato all’età di sei anni, per un problema di postura, e con grande sofferenza, ho iniziato a nuotare. Nonostante il cloro, nonostante la fatica nonostante detestassi la piscina, sono andata avanti otto anni. Otto anni di costumi, cuffie e tuffi con annesse panciate.

Poi, superato il difetto si comincia a correre, prima con i pattini poi con le gambe. Correre per divertimento e per passione, amo correre, mi piace il sudore e la sensazione di fatica muscolare, mi piace l’aria in volto e mi piace guardarmi in torno mentre il paesaggio cambia con la mia colonna sonora nelle orecchie,

Poi arrivano i menischi rovinati, tutte e due. E da due settimane vivo legata al letto o al divano al punto che anche lo shopping è una tortura e che guidare diventa impossibile.
Correre ha rovinato la mia cartilagine e ha leso le mie gambe, così tra antinfiammatori e una borsa di ghiaccio per sgonfiare, arriva la lastra che t’impone una sola cura: il nuoto.

Così 12 anni dopo ritorno in piscina, e mica una a caso, la stessa dei miei ricordi, cambiano i phon, gli spoiatoi, cambiano i colori e le docce, ma la piscina è sempre la stessa, sempre l’odore di cloro come apri la porta, sempre un lungo corridoio che costeggia la piscina, sempre la stessa ansia per entrare in acqua, lei sempre la stessa…io diversa.
Comincia così un nuovo sport e io sta mane sono tornata a guidare.

Snob sociali

Esiste uno strato culturale nuovo assolutamente alternativo e con suo mondo sociale: lo snob sociale. Uno snob sociale è una persona che vive intergrato nella società ma non nella massa, che lavora in mezzo alla gente, che vive a loro contatto ma che se isola da ogni comune azione sociale che impone una qualche forma d’integrazione seppure parziale.

Lo snob sociale è colui che festeggia per i mondiali ma non scende in piazza, e non perché non ha la macchina o lavora, ma perché non ama essere mischiato alle persone, non ama confondersi e non ama essere limitato alle iniziative del gruppo.

Preferisce andare in vacanza a settembre o a ottobre, per evitare schiamazzi e godersi il tempo in pace, saltando ogni forma di socializzazione da spiaggia, oppure se costretto da altri impedimenti parte anche ad agosto ma munito di semplici attrezzi per isolarsi da tutti, in testa un libro e una bella poltrona. Accuratamente mantiene le distanze da giochi di spiaggia e da balli di gruppo, una specie di solitario camuffato da comune vicino d’ombrellone.

Lo snob sociale generalmente evita anche i locali eccessivamente noti, preferisce programmi di cultura elevata o in alternativa il trash senza remore, va da un eccesso all’altro. Odia perdere tempo in inutili chiacchiere da bar e preferisce evitare confusione e caos, ma se ci si trova finge una integrazione totale o almeno parziale…

Non è un salutista o non eccessivamente ma non ama essere criticato per le sue abitudini alimentari, può o non può praticare sport, non è basilare, l’importante è che sia un’attività non di gruppo, per evitare contatti, che se necessari vanno trattati con opportuna educazione.
Non è un misogeno né tanto meno un antisociale, è semplicemente uno snob nei confronti di comuni attività d’integrazione sociale. Anche tu sei uno snob sociale?

lunedì, luglio 10, 2006

Come ti addomestico il marito

Per tutte le donne che combattono con coniugi ineducati o maleducati, per tutte quelle che li pregano di mettersi qualcosa addosso quando escono di casa o che li spingono a mangiare con la bocca chiusa…ecco qui come addomesticarli!!

Stanca del marito che urlava contro le chiavi che non si trovano- un classico- Amy Sutherland decide di adottare una nuova strategia. La donna ha terminato di frequentare un corso che prevedeva un nuovo metodo anti-stress appreso da un addestratore di delfini. Così, stanca e demotivata, decide di applicare le sue conoscenze sul marito, insomma se si addomesticano delfini o scimmie, perché non il marito?

Il sistema è elementare, una evoluzione dello stimolo- risposta di Pavlov, si chiama: premi-ricompense: ricompensare i comportamento graditi del coniuge e ignorare gli atteggiamenti irritanti, per aiutarlo a capire cosa si deve fare e cosa no.

Inoltre, ha imparato il segreto della sindrome meno rinforzante (LRS). Quando un delfino fa male qualcosa, l'addestratore non risponde in nessun modo. L'idea è che ogni risposta, positiva o negativa, modifica il comportamento successivo. Se un comportamento non provoca risposta, decade.

Ignorando i comportamenti sbagliati del marito, questi cessano subito, insomma non dare soddisfazione alla rabbia e questa cessa…
Per due anni la donna ha addestrato il marito come si fa con cani e gatti e dopo averglielo raccontato la sua reazione è stata di divertimento…ma è possibile addestrare una persona, e soprattutto dove può portare il rapporto personale?

Insomma se il tuo lui è programmato così come tu lo vuoi non finisce il divertimento di scontarsi con cattive abitudini? Divertimento perché poi in fondo è un modo di analisi e di evoluzione, chi si accontenta di dargli i croccantini quando cucina, chi sarebbe soddisfatto a fargli un grattino per ringraziarlo di aver abbassato la tavoletta del water? Meglio un marito addomesticato o un marito selvaggio?

Pensieri negativi e autostima

I pensieri negativi, le autocritiche che spesso ci riserviamo con un pizzico di autolesionismo quasi con piacere, rappresentano un elemento basilare del processo di creazione della nostra identità, talmente forte e importante da essere un fattore centrale dell’autodeterminazione personale.

Quando proviamo a eliminare i pensieri negativi che nutriamo per noi stessi, causiamo l’effetto negativo, finiamo con il moltiplicare il nostro malumore, e per distruggere la nostra autostima.

La criticità è un fattore basilare nella crescita della nostra psiche, paradossalmente criticarsi è sano, mettersi in discussione, anzi autodiscussione è sintomo di sanità e di concretezza.

Le ricercatrici Jennifer Borton e Elizabeth Casey dell'Hamilton College di New York, parlano di un 'rebound effect', cioè meno ci si critica più aumenta l’insicurezza.
La loro ricerca dimostra che chi ha cercato di allontanare dalla propria mente i pensieri negativi su se stessi è risultato più ansioso e depresso…criticarci per curarci.

Questo potrebbe essere il motto della scoperta, ma è veramente così? Allora perché dopo che mi autocritico io mi sento depressa?

venerdì, luglio 07, 2006

Quotidianità

La frase che nella mente mi ripeto con maggior frequenza è : Sono cavolacci miei!!
Quella che invece più facilmente esce dalle mie labbra: Non rompete!!
Quella che vorrei realizzare: Quando riuscirò ad andare al mare?

Fecondazione a distanza per un mafioso

Come si può avere figli quando tu sei mafioso e sei in carcere e tua moglie, figlia di mafiosi, è fuori ad attenderti?

La risposta la da il boss Salvino Madonia, all'ergastolo per aver ucciso Libero Grassi, che si sottoporrà alle tecniche per fecondare artificialmente la moglie senza uscire dal carcere di massima sicurezza dell'Aquila. L'autorizzazione, concessa dal gup di Palermo, farà si che Madonia diventi padre per la seconda volta: nel 2000, sempre da detenuto, ebbe un figlio, anche se non si è mai saputo come ha fatto a concepirlo.

La richiesta di Salvino Madonia è stata avanzata due anni fa; la fecondazione sarà eseguita a spese del sistema sanitario nazionale nell'Asl dell'Aquila. Il giudice ha imposto che il prelievo del liquido seminale avvenga in carcere, secondo le procedure previste dal regime del 41 bis cui il sicario di Grassi è sottoposto.

Gli inquirenti ipotizzarono che i capimafia, nonostante le rigide misure di sicurezza previste dal 41 bis, sarebbero riusciti a superare i controlli facendo pervenire all'esterno dell'istituto di pena le provette con il liquido seminale. E allora meglio procedere legalmente e evitare di trasformare la cosa in un caso nazionale.

Il difensore di Salvino Madonia ha avanzato la richiesta del suo assistito anche in base anche ad un altro precedente che risale al 2002 e che riguarda il boss agrigentino, Giovanni Avarello, condannato per avere ucciso il giudice Rosario Livatino. Anche in quel caso il killer ottenne l'autorizzazione dal giudice per l'inseminazione artificiale della moglie.

giovedì, luglio 06, 2006

Forforino torna all'attacco

Forforino: che fai? Ascolti Madonna
Io: Si, Holiday!

Forforino: Io mi metto qua e mi metto a incollare queste cose…ma insomma ti piace Madonna?
Io: Se!

Forforino: Vabbè, ma come te fa a piace!!!
Io: Quando ti scade il contratto?

Forforino: A fine mese, ma non mi mandano via, me ne vado prima io…è la tecnica della tartaruga ad incastro, però non sparge la voce, me ne vado prima io, se no mi tengono a vita…senza di me non va avanti il progetto…
Io: Non saprei

Forforino: Sai che faccio hi-pop! (Riporto fedelmente le sue parole!!!)
Io: dai?

Forforino: Non è vero, però è come se lo facessi, cioè mi sono iscritto ma non vado, quindi è come se lo facessi…
Io: ah!!!
Forforino: E’ la tecnica della tartaruga ad incastro…..sono ingrassato dieci chili da quando sono qui, prima facevo il tuffatore poi ho smesso….come se fa io non parlo mai!!!!
Io: Basta devo lavorare…

Forforino: nessuna mi capisce

Anello per la castità

Che l’anello significasse il legame tra uomo è donna è cosa nota, che derivasse dall’evoluzione di una clavata in testa storica tra le caverne di milioni di anni fa anche, ma che adesso fosse simbolo di verginità ostinata è una novità.

Contro le premature gravidanze, delusioni amorose e problemi di malattie veneree, oltre all’immortale AIDS, arriva il rimedio tutto americano: l’astinenza.

Questo nuovo movimento è il Silver Ring Thing, che promuove eventi per convincere i giovani americani ad acquistare ed indossare un particolare anello, con inciso: «Dio vi vuole santi, perciò dovrete evitare ogni peccato sessuale». L'anello è distribuito da una società fondata da Denny Pattyn, di Yuma, Arizona, che si proponeva di combattere l'ossessione per il sesso.

Insomma non promesse di matrimonio ma promesse di castità, il movimento dice di averne già ricevute 25.000 giovani adolescenti e si propone di raggiungere due milioni di giovani entro il 2010.

La società che vuole sbarcare anche in Europa, precisamente in Inghilterra, ha incontrato difficoltà.
Una nuova moda che apparentemente sembriamo saper evitare, anche perché decisamente controproducente. Ma la società sembra non voler mollare e continua a diffondere l’astinenza per tutti, per il 7 luglio 2006 è fissato un nuovo appuntamento per fare proseliti sarà a Pittsburgh, l’anello costa 15 euro e 5 euro di ingresso. Poca cosa per la castità!!

Attenzione ti guardano!!

Un Grande Fratello contro il furto, un modo per prevenire cattive abitudini e comportamenti sbagliati. La sensazione di essere visti ci fa cambiare i nostri comportamenti, trasformandoli da teppisti a socialmente perfetti, è sufficiente che abbiamo l’impressione di essere osservati perché ci si trasformi in irreprensibili cittadini.

Questo persino quando gli occhi sono finti. Uno studio dell'Università di Newcastle lo ha scoperto studiando il comportamento di un campione di persone che dovevano pagare ogni volta che prendevano una bevanda in un contenitore self-service. Se sopra il contenitore c'era appeso un poster che rappresentava due occhi, i clienti pagavano di più, perché evidentemente si sentivano più controllati, ed erano dunque anche più onesti.

Un controllo fittizio eppure utile, una specie di indagatore della moralità, un metro di controllo o di giudizio?

Infatti l'esperimento ha dimostrato che la presenza del poster che riproduceva due occhi induceva le persone a pagare 2,76 volte in più delle volte in cui c'era un poster diverso, che ad esempio con fiori.
E’ davvero sufficiente un poster per modificare cattivi comportamenti? Teniamo così tanto al giudizio altrui che anche se lo sguardo è finto comunque ci terrorizza, ci sentiamo liberi?

mercoledì, luglio 05, 2006

Più sesso

Ci vuole più sesso, e quando a dare questa notizia è il dottor Kunio Kitamura, direttore dell'Associazione giapponese per la pianificazione familiare, diventa un fatto importante.

Troppo lavoro la causa principale per cui le giapponesi praticano poco amore, sono troppo stressati dagli impegni e come conseguenza niente sesso. Una ricerca dell'associazione su 936 soggetti con un'età compresa tra i 16 e i 49 anni ha dimostrato che il 31% non ha fatto sesso per più di un mese "senza un motivo particolare", condizione riconosciuta come "assenza di sesso".

In pratica 45 rapporti l’anno, se siamo su questa cifra, o addirittura sotto…si pone, come dire, un problemino fisiologico.

Questi nuovi nuclei si chiamano coppie “sexless” cioè che rinunciano al sesso, e sono in continuo aumento. Inoltre la Durex, casa produttrice di preservativi, ha rivelato che se i giapponesi sono dei gran lavoratori, a letto ci mettono molto meno impegno. Anzi: non ce lo mettono proprio.

La sera quando rientrano a casa, stanchi della giornata piena e caotica, piuttosto che sprecare energie, decidono di buttarsi nel lettone e di abbandonarsi a un sonno ristoratore.
Che fine hanno fatto gli antichi samurai?

I valori della vita

Con l'età la bellezza sfiorisce, ma che a 25 anni già non esistesse più lo sapevate?
Gisele Bundchen, modella brasiliana nonchè ex di Leonardo Di Caprio, sostiene che sia iniziato il tramonto: "Quando ero una teenager - spiega - c'erano molti più uomini che ci provavano con me. Sicuramente succedeva quando avevo 15 o 16 anni. Forse non sono più bella come prima? Non lo so. Forse gli anni si iniziano a notare".
Quindi ricapitolando a 15 e 16 anni gli ronzavano intorno tanti bei pervertiti, ora che ne ha 25 e finalmente non ha scocciatori..si sente vecchia... Una donna che ha poggiato la sua vita sull'intelligenza, non c'è che dire!!

Maghe e maghette

In un dopo partita tranquillo, terminato lo strombazzare e lo sventolio caotico delle bandiere, mi trovo a girare, televisivamente parlando, tra i canali di serie “B”.
Trovo sparse maghe e fattucchiere che a mezzanotte e mezza ti propongono una lettura dopo-mondiale a prezzo ridotto, perché abbiamo vinto…

Enza, Lorella, Moana & Co, impegnate a diffondere il verbo delle carte colorate…c’è n’era una, spero fosse in replica, con il figlio, raccontava che il bimbo per l’estate doveva fare un tema sul lavoro della mamma…e lei in tutta risposta l’ha portato in tv per fargli vedere come leggeva le carte alle telespettatrici e ogni tanto diceva: “ Ecco vedi il lavoro di mamma…” e lui annuiva con la testa mentre se la rideva con qualcuno che dietro alla telecamera gli faceva le facce buffe…forse papà?

Comunque ho individuato una struttura rigida fissa, delle frasi fatte ben studiate, ripetute con toni diversi ma sostanzialmente le stesse:

“Tu in amore, quando sei innamorato, dai tutto, e non ti aspetti di essere ricambiato, cioè vorresti ma difficilmente lo sei tanto quanto ami…però se provi il sentimento profondo sei pronto a lottare per mantenerlo…”

“L’amicizia è fondamentale per te, è il bene più prezioso, quando trovi un amico per te diventa importante essere con lui onesto e sincero, ma deve esserti molto amico, perché come ti tradisce per te è finita, non porti rancore, ma per te l’amicizia è sacra e se finisce finisce per sempre…a meno che lui non sia pronto a scusarsi”

“Il lavoro arriverà, la fase è complicata per tutti, tu devi guardarti in giro e accettare quello che viene, in questo momento non devi essere troppo suscettibile accetta tutte le opportunità di lavoro, è importante che tu cominci a lavorare, perché poi le cose arrivano da sole…”

“Fortuna, la fortuna è un bene che va coltivato con dedizione, i numeri del lotto devi giocarli tutti i giorni con impegno e devi crederci quando li giochi, non basta andare dal tabaccaio e giocare, devi credere…”

“No, non posso fare le carte sui minorenni…!”

D’ora in poi chiamatemi Elessa- la maga contessa!!!

Incommentabili

Dichiarazione di Fabrizia Leonardi, moglie di Alessando Moggi, in merito alla crisi del calcio e soprattutto sul rapporto con il marito e la storia con la D'amico, direttamente da CHI:
«Non si rende conto del dolore che può provocare uscendo con un uomo sposato e rilasciando dichiarazioni su questa storia. Sono amareggiata. Mi rendo conto della leggerezza di mio marito, della stupidaggine che ha fatto, ma mi dà fastidio che la D'Amico continui a fare la signora sulla mia pelle. Prima accetta l'invito su un aereo privato e poi si mette a gridare che l'hanno rapita. Ma scherziamo».
Del marito dice: «Alessandro è fatto così. Ha uno stile di vita fuori del comune. Viaggia con jet privati, vuole sempre l'auto più bella, l'ultimo telefonino, il posto giusto al ristorante. È uno spaccone, ma mi ha sempre fatto fare una vita da capogiro. A me e ai bambini. E lo ringrazio. Non fa follie per un'altra, fa follie e basta. Se mio marito quella sera avesse in mente qualcosa d'altro, non lo so. Preferisco pensare che abbia optato per il rispetto della sua famiglia e si sia limitato a fare il pagliaccio».
La signora Moggi ha invece parole di sostegno per il suocero: «È una persona straordinaria, un grand'uomo. Vederlo trattato così è troppo. Non lo giudico e non lo difendo. È stato il migliore nel suo campo e questo gli ha attirato contro parecchi nemici».
Incommentabili!!

Amelie

Voglio ringraziare Antonella per aver messo sul suo blog, interamente dedicato a foto miciose, la mia piccola micetta.

Andate a vederla.

martedì, luglio 04, 2006

Vi racconto H2Odio

L’altra sera andando un pò a zonzo con il telecomando, sono incappata nel nuovo film di Alex Infascelli: H2odio. Volevo vederlo, ho anche accarezzato l’ipotesi di comprarlo, visto che è uscito solo nei giornalai, ma poi, una cosa tira l’altra, l’ho dimenticato e così me lo sono trovato in tv.

La trama sembrava affascinare, la storia di cinque ragazze che decidono di fare una dieta a base di acqua seguendo i dettami di un libro che le mette in guardia dei problemi che questa dieta può portare…secondo voi quali mai saranno??!!!Suspance!!!

Bhe si va di male in peggio, una impazzisce, e detto per inciso se vedeva dal primo frame che era malata, e le fa fuori tutte…vi dico anche il finale perché tanto non vale la pena vederlo credetemi.

Né i grandangoli o i vari trucchetti di montaggio possono cercare di risollevare questo fiasco artistico, non aiuta l’insopportabile colonna sonora e non parliamo della recitazione delle ragazze, tutte e cinque pessime. I discorsi sono monotoni e scontati e non ci riescono neanche i flashback a dare un senso….questa pellicola è davvero cretina!! In più un'improbabile Platinette che fa da psicologo alla ragazza assassina, ora capite perchè lei è cosi?
Il film è così scontato che quando alla fine ti dovrebbe spiegare il perché della follia dell’attrice, si è talmente annoiati che non si ha voglia di leggere, pure, le due righe di spiegazione sul senso del film…

Insomma un film che è stato venduto solo nelle librerie e con un giornale, che aveva una copertina meravigliosa e invitante realizzata da Ana Bagayan, illustratrice armena dall’immaginazione pazzesca, talmente tanto da invogliarmi nell’acquisto. Si è vero avrei avuto un bel pacchetto….ma il contenuto è pessimo. La raccomandazione che valeva per i libri ora vale per i dvd…non comprate dalla copertina?

Col seno…di poi

10 buoni motivi per amare il seno piccolo:

1 praticità nell’indossare capi d’abbigliamento
2 migliore prensilità
3 essere guardate negli occhi
4 facilità nella corsa
5 migliore vestibilità con i costumi
6 facilità nel reperire le taglie
7 gli uomini ti amano per quello che sei, almeno sembra
8 non avere invidie da amiche
9 minor peso corporeo
10 reggiseni più pratici

Insomma dopo aver passato un’adolescenza a guardarmi della maglietta e ha domandarmi perché io no, rivalutiamo le donne con il seno piccolo…io ne sono portatrice sana!!

Maleducazione cittadina

Quante volte vi è capitato di respirare il fumo di una sigaretta, di venir disturbati da pesanti grida e complimenti osceni, di dover subire conversazione accalorare del telefonino del vicino, magari mentre siete al cinema…per tutte queste volte e anche per le future, e credetemi ci saranno, arriva un manuale di bon ton metropolitano, una vademecum sul comportamento da tenere nella città, un modo per rinfrescare a chi avesse dimenticato che l’educazione va tenuta anche fuori casa.

Così dal momento che c’è n’è bisogno arriva questo nuovo libello di comportamento che sfidando ogni normale regola di educazione si propone di aggiornare i nostri comportamenti anche in metro o in strada.

Si comincia con il metrò, vi sarà capitato di trovarvi faccia a faccia con il giornale del vicino e, presi anche dal non saper che fare cominciate a sbirciare le notizie, così per ammazzare il tempo, bhe il manuale dice: «leggere il giornale del vicino a sbafo è sempre vietato», a meno che non ci sia «un fatto di cronaca talmente importante da essere necessario saperne di più». Inoltre in metrò e autobus è vietato mangiare perché «Il tuo orribile cibo finirà di sicuro addosso a chi ti è intorno». Come di cattivo gusto, con un livello 8 di maleducazione, sempre su bus, tram e metrò, è «strapparsi le ciglia e le pellicine delle unghie e usare il filo interdentale. Per favore non fatelo è ripugnante!

Passiamo poi alla educazione in senso stretto…ci hanno insegnato a cedere il posto agli anziani ma con la penuria di posti che c’è in autobus di solito almeno che l’anziano non ha il tesserino d’invalidità e/o una gamba di legno e/o un occhio di vetro difficilmente ci alziamo, il bon ton metropolitano dice: «non offrire il posto in metrò a un anziano ha un grado di maleducazione pari a 10».

Parafrasando questo manuale e aggiornandolo con la situazione italiana, avrei una piccola aggiunta da fare: Non parlare con la bocca piena, non interessa a nessuno il contenuto del tuo bolo mefitico e, per favore, evitate di gridare contro alle belle ragazze, magari immaginate che sia vostra figlia, a nessuno interessa conoscere il vostro livello ormonale, nemmeno alla città!!

lunedì, luglio 03, 2006

Ancora reality sui gatti



jo continua a lottare...
sfodera le unghiette jo!!!

Il presentatore che non ti aspetti

Quando di sabato pomeriggio l’arsura si fa sentire e quando rimpiangi perfino l’aria condizionata del tuo ufficio per un pochino di refrigerio….decidi di accendere la tv e ti trovi in Rai…un personaggio che non ti aspettati…il presentatore che non sapevi esistesse…

Eccolo lì…tutto unto di oli abbronzante su divano Ikea immerso nella spiaggia di Reggio Calabria, circondato da pseudo comparse ossigenate e tirate…pronte a tutte per una inquadratura!!!
Di chi parlo? Bhe se vi state facendo questa domanda avete perso uno dei momenti più importanti della tv spazzatura: Interrante Daniele, l’unico uomo, dopo il mago Otelma, a parlare di sé usando il noi, che con un microfono in mano inneggia a dischi per l’estate con una sconosciuta spagnola..che sembra aver preso troppi caffè!!!

Per carità che Alvin fosse da far fuori si sapeva….ma che il cambio peggiorasse la situazione..bhe non me lo aspettavo…così tra urletti e frasi rigorosamente imparate provandole davanti allo specchio, l’Interrante nazionale ci racconta, uso le sue parole: “La dolce vita di Reggio”

Si perché è risaputo che Reggio Calabria è una città modaiola e piena di vip, dove nascono le mode…così sulle spiagge del profondo sud…nasce la trasmissione che mi conferma un’idea spontanea: “CD live deve chiudere” Lo ha fatto Top Of The Pops in Inghilterra che pure era tradizione musicale ma ora basta…ci mancava l’amichetto di Costatino….anche se lavorasse gratis anche se fosse lui a pagarci per sorbircelo non lo accetterei…

Capisco che la Rai abbia dovuto adattarsi ma cavolo…che flop disastroso!!!