Un martedi da leoni
C’era il tempo in cui bastava un paletta per ucciderle, una di quelle fini, che era facile da usare e veloce, dopo questa nottata sono sempre più convinta che le maniere soft con le zanzare di casa mia non funzionano, ci vuole qualcosa di radicale.
Ho cominciato con l’Autan, forse sono diventate immuni perché il risultato è stato scadente e più che altro sembravano contente dell’aroma e così hanno cominciato un mega party al gusto sanguigno.
Poi lo zampirone alla citronella o al geranio, una puzza che rimane in gola, ma a loro no, anzi la simpatica spirale proprio gli deve piacere perché svolazzavano sopra il mio pigiama contente e felici come chi ha trovato la sua serata ideale.
Poi mi sono coperta, a mali estremi, mi copro con un lenzuolo…io non so ma sono passate sotto il lenzuolo e nonostante i miei tentativi di trucidarle davanti alla parete, sfuggevoli più di un topo, svolazzavano intorno a me, felici di aver trovato un bel gioco per la serata: la scema che prende a cucinate l’aria.
Simpaticamente lei se ne vola dentro il mio orecchio e mi rimbambisce ancora di più, così con gli occhi di chi non ha dormito neanche mezz’ora arrivo al lavoro:
“Potevi usare l’aglio, ti spalmavi d’aglio e loro scappavano”
“A me non pungono, io ho il sangue acido…”
“Devi riempire il giardino di lavande e gerani, così stanno lontane”
“Mettiti in caso un geco, che le uccide o un ragno che le mangia”
“Potevi fare una macuba, funziona sempre…”
“Dovevi invitare i Cugini di campagna che gli cantavano Anima Mia…sai che volo”
“Dovevi ucciderle…”
Ogni tanto mi domando ma che razza di colleghi ho!
2 commenti:
anima miaaaaaaa torna a casa tuaaaaaaaa
Dobbiamo provarla...poi con la tua vocetta...:)
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