giovedì, marzo 15, 2007

Diamoci alla politica

Esisteva un’era in cui la politica era un’arte, era la capacità di muovere masse, di solleticare gli animi, di spingere alla critica sociale, per la politica si lottava, per la politica si moriva…

C’era una volta e ormai non c’è più…

In compenso i politici d’oggi sono interessati a sollazzare i loro bisogni e se chiedete a qualcuno di morire per la bandiera vi chiede quanti colori abbiamo!!

Non parlo solo della Politica, con la P maiuscola, quella che coinvolge i potenti, ma è dalle basi, dalle origini della aspirazione che si capisce che la Politica è morta e sta rantolando dal dolore...
Accade cosi’ che in ogni elezione, piccola o grande che sia, compare il personaggio di turno o che cerca di diventarlo, succede così, a Roma come a Bari, a Macchia Valfortore come a Formia…

Cosi’ anche a Gaeta! Per i romani Gaeta è la città del mare… e anche lì si litiga per un posto al sole...

La politica provinciale è ancora più agguerrita della nazionale, dove in qualche modo i sotterfugi escono fuori e dove è veramente difficile riuscire a nascondere certe cose… ma il vantaggio della piccola e media politica è che cercando cercando… il torbido esce!!!
Candidato a sindaco di Gaeta è questo signore qua: Antonio Raimondi!
Se scrivete su google il suo nome escono tante news interessanti, presidente di una Ong , ora candidato alla sedia della “sua”- come lui dice – città!!
Viaggi in tutto il mondo, conoscenze ovunque, foto con i bimbi dei paesi poveri… insomma una specie di messia sceso a Gaeta per irradiare la città… ma è veramente così?

Innanzitutto il suo sito elettorale e il sito istituzionale della associazione di cui è presidente contengono il suo medesimo messaggio, sulla riforma elettorale… conflitto d’interessi? Un po’ di più direi, dal momento che chi frequenta il sito della Ong non è alla ricerca di campagne di promozione politica ma di sapere dove vanno a finire i suoi soldi!!!
Punto due… le foto!
Il Dottor Raimondi è deciso a vincere, e usa ogni bieco mezzo per arrivare al risultato e pensa bene di riciclare le foto che lo vedono “protagonista” in Africa piuttosto che in America del Sud, anche nella sua campagna… il riciclo è totale visto che usa anche lo stesso testimonial della Ong: Flavio Insinna! Che sale sul palco a lodare le prodezze della stessa persona con cui ha un accordo di promozione sociale... un conflitto d’interessi?

Gli obiettivi del suo programma sono talmente scontati e ripetitivi che sembran usciti da un qualche manuale di fanta politica… dove s’inneggia al gran successo di una politica di rilancio del territorio.

Infine i manifesti della sua campagna.
Sempre nella sezione foto trovate un cartellone pubblicitario che dice "uno sviluppo uguale per tutti è possibile” e come cita invece lo slogan dell'Ong "un mondo possibile"… insomma ha parafrasato una campagna sociale!

L’ultimo suo manifesto lo trovate qui: una bocca che mangia e lo slogan che fa:”Basta mangiare da soli” ora, per quanto ogni esperto di comunicazione possa vedere la cosa in modo differente, balza all’occhio il contrasto con le foto presenti sul suo sito che parlano di fame e povertà e oltretutto il messaggio appare compromettente dal momento che uno degli elementi più criticati della polita è quello di essere un “magna – magna”… cioè tutti fanno i loro interessi e che ti fa Raimondi? Bhe ti dice che anche lui vuole mangiare…

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