Amori a fasi?
C’era la crisi del settimo anno, poi quella del 15 e infine, per chi resisteva, c’era quella del 25 anniversario di nozze…ma di solito solo i più temerari arrivano a tanto e poi bisognava uscire indenni dalle precedenti crisi. Queste coppie vengono spesso viste come dei guru delle relazioni, tanto da finire in tv a raccontare come hanno fatto, e mentre il pubblico le applaude con invidia loro cercano di rispondere alla domanda fatidica “Come si può resistere così a lungo?”
A questa domanda cerca di rispondere un terapeuta della coppia, Andrew G. Marshall, psicologo, scrittore ed editorialista del Times, con un libro dal titolo evocativo : «Ti amo ma non sono più innamorato di te». Le fasi del rapporto sono sei: si comincia dalla fusione, quando si ha voglia di vivere con lui tutto, di condividere tutto…fino in fondo.
Si passa alla costruzione, qui si comincia a creare o almeno a provare a realizzare qualcosa di costruttivo insieme, che non siano solo effusioni e coccole ma che abbia una concretezza sociale…
Autoaffermazione e collaborazione sono le successive, fino alla flessibilità, considerata uno step fondamentale della crescita della coppia.
Siamo al 14 anno d’amore, e già questo è un record, qui la noia potrebbe, dico potrebbe, disturbare un tantino…ma se si tiene duro si arriva alla rinascita, il 25 anno di amore in due!!
Gli accessori indispensabili per superare i problemi delle prime due fasi, sono la comprensione e, inevitabilmente, carta e penna. Nella terza fase, la situazione si complica e il terapeuta suggerisce un modello a tre colonne: io, tu, noi. Una lista di compiti da fare, da far fare e da fare insieme, chi deve pagare le bollette? Chi fare la spesa? E chi porta l’auto a lavare?
Le soddisfazioni sembrano arrivare dopo i 25 e addirittura oltre 1 50, quando si è capito che la scelta è giusta e si vede cosa si è costruito….ma il nemico è in agguato, attenzione ai nipoti e alle liti familiari che sembrano essere molto frequenti in questo periodo.
Dal primo bacio all’anniversario d’oro le fasi sono solo, si fa per dire, sei, e il rischio, almeno così appare, è di trovarsi uniti solo dalla famiglia o dagli scopi, ma l’amore? Sarò una romantica moderna, ma pensavo che ci dovesse essere anche amore!
A questa domanda cerca di rispondere un terapeuta della coppia, Andrew G. Marshall, psicologo, scrittore ed editorialista del Times, con un libro dal titolo evocativo : «Ti amo ma non sono più innamorato di te». Le fasi del rapporto sono sei: si comincia dalla fusione, quando si ha voglia di vivere con lui tutto, di condividere tutto…fino in fondo.
Si passa alla costruzione, qui si comincia a creare o almeno a provare a realizzare qualcosa di costruttivo insieme, che non siano solo effusioni e coccole ma che abbia una concretezza sociale…
Autoaffermazione e collaborazione sono le successive, fino alla flessibilità, considerata uno step fondamentale della crescita della coppia.
Siamo al 14 anno d’amore, e già questo è un record, qui la noia potrebbe, dico potrebbe, disturbare un tantino…ma se si tiene duro si arriva alla rinascita, il 25 anno di amore in due!!
Gli accessori indispensabili per superare i problemi delle prime due fasi, sono la comprensione e, inevitabilmente, carta e penna. Nella terza fase, la situazione si complica e il terapeuta suggerisce un modello a tre colonne: io, tu, noi. Una lista di compiti da fare, da far fare e da fare insieme, chi deve pagare le bollette? Chi fare la spesa? E chi porta l’auto a lavare?
Le soddisfazioni sembrano arrivare dopo i 25 e addirittura oltre 1 50, quando si è capito che la scelta è giusta e si vede cosa si è costruito….ma il nemico è in agguato, attenzione ai nipoti e alle liti familiari che sembrano essere molto frequenti in questo periodo.
Dal primo bacio all’anniversario d’oro le fasi sono solo, si fa per dire, sei, e il rischio, almeno così appare, è di trovarsi uniti solo dalla famiglia o dagli scopi, ma l’amore? Sarò una romantica moderna, ma pensavo che ci dovesse essere anche amore!
2 commenti:
Mi hai fatto venire in mente che il 26 luglio i miei nonni saliranno a quota 62..
Praticamente impossibile superarli..
Che meraviglia:)Sono fortunati!
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