Libertà ai nani
Sicuramente vi sarà capitato di vedere nei giardini quei deliziosi cappelli a punta rossi e quelle guanciotte paffutelle: sono i nani da giardino, che popolano le nostre case e che riempiono di colore le nostre piante.
Per salvarli o meglio liberarli dalla costrizione dei nostri giardini è nato il “Fronte di liberazione dei nani da giardino” che dall'inizio di maggio ha liberato una sessantina di statuine portandole via in varie località della zona meridionale del Cantone Friburgo. I furti hanno lo scopo di ridare la libertà agli amici di Biancaneve.
Ci sono da qualche anno dei veri e propri «movimenti» non soltanto in Svizzera, ma anche in Francia e in Italia, che si organizzano per «liberare» i nani. Costruendo, da quella che in origine era una semplice questione di gusto (o cattivo gusto), una vera «filosofia» che viene riproposta sui siti dove, i ladri con un passamontagna si fanno fotografare dopo le proprie «missioni», ovvero i furti di nanetti nei giardini.
Il movimento è recente, nasce alla fine degli anni Novanta, dapprima in Francia poi in altri Paesi europei, negli Stati Uniti e in Canada. Il Flng-Francia sostiene che 4.205 nani da giardino sono finora stati liberati. La «popolazione» europea di nani è stimata in circa 30 milioni di statuine.
In Italia il più famoso tra i movimenti è il Malag, che come cita il suo sito è un movimento volontario e senza fini di lucro che ha come obiettivo la liberazione delle anime dei nanetti da giardino, imprigionati in corpi di gesso da uomini senza pietà e ridotta in schiavitù in giardini sempre verdi.
Costretti a stare sotto la pioggia e sotto il gelo, i deliziosi amici dei nostri giardini rivendicano il diritto all’indipendenza, hanno bisogno di ritornare nel bosco nel loro ambiente, tra i loro amici alberi e gli animali.
I nani liberati dall’associazione sono 381 e l’ultima missione ha liberato è un nano con tronco, lo vedete in foto.
Come ogni buona associazione hanno anche un inno di liberazione del nanetto che potete sentire ciccando sul link del corriere.it
Ci sono da qualche anno dei veri e propri «movimenti» non soltanto in Svizzera, ma anche in Francia e in Italia, che si organizzano per «liberare» i nani. Costruendo, da quella che in origine era una semplice questione di gusto (o cattivo gusto), una vera «filosofia» che viene riproposta sui siti dove, i ladri con un passamontagna si fanno fotografare dopo le proprie «missioni», ovvero i furti di nanetti nei giardini.
Il movimento è recente, nasce alla fine degli anni Novanta, dapprima in Francia poi in altri Paesi europei, negli Stati Uniti e in Canada. Il Flng-Francia sostiene che 4.205 nani da giardino sono finora stati liberati. La «popolazione» europea di nani è stimata in circa 30 milioni di statuine.
In Italia il più famoso tra i movimenti è il Malag, che come cita il suo sito è un movimento volontario e senza fini di lucro che ha come obiettivo la liberazione delle anime dei nanetti da giardino, imprigionati in corpi di gesso da uomini senza pietà e ridotta in schiavitù in giardini sempre verdi.
Costretti a stare sotto la pioggia e sotto il gelo, i deliziosi amici dei nostri giardini rivendicano il diritto all’indipendenza, hanno bisogno di ritornare nel bosco nel loro ambiente, tra i loro amici alberi e gli animali.
I nani liberati dall’associazione sono 381 e l’ultima missione ha liberato è un nano con tronco, lo vedete in foto.
Come ogni buona associazione hanno anche un inno di liberazione del nanetto che potete sentire ciccando sul link del corriere.it
5 commenti:
Ma la gente non ha veramente un cazzo da fare!!
oddio lo voglio fare anch'io!
Ma quasi quasi:)..
Fancazzisti pure voi?!?!?! :D
Più che altro la trovo una fuga romantica...ma sia io sono davveeero strana:)
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