Tanti auguri al bikini
Decido di provare, di comprare un nuovo costume e di vedere come mi può stare. Il precedente non l’ho provato, l’ho preso in saldo, convinta che la taglia potesse andarmi bene e che, comunque, anche se non fosse lo avrei regalato.
Così di sabato mattina decido che anche per me è arrivato di provare un costume nuovo, magari colorato, magari bianco.
Si comincia dalla taglia, decidere se prendere una 42 o una 44 è gia complicato, ma la ragazza, magrissima, a fianco a me prende una 42 e così per non sfigurare, decido 42.
Entro nel camerino e comincio a provare, il costume mi sta e la taglia va benone, non l’avrei mai creduto e quindi accenno un sorriso, mi guardo sorridere.
Si comincia dalla taglia, decidere se prendere una 42 o una 44 è gia complicato, ma la ragazza, magrissima, a fianco a me prende una 42 e così per non sfigurare, decido 42.
Entro nel camerino e comincio a provare, il costume mi sta e la taglia va benone, non l’avrei mai creduto e quindi accenno un sorriso, mi guardo sorridere.
Il mio lato A non è male, anzi, ma il lato B sotto il faretto impietoso non va affatto bene, è stato il dramma. Credo che nei negozi dovrebbero, se vogliono vendere, adoperare una luce soffusa diversa, con quel faro sparato sul sedere riuscivo benissimo a contare tutte le mie imperfezioni, una per una, imperterrita, come solo una donna può essere con il suo sedere, decido di fissarmi, e comincio l’auto analisi.
Mi siedo sulla sedia e mi analizzo, da seduta, in piedi e piegata, ogni gesto ha la sua imperfezione, ogni passo la sua rivelazione, è un massacro per la mia psiche e la mia autostima ormai è andata a passeggio fuori, mi aspetta dietro la tenda del camerino per sollevarmi una volta uscita.
Mi rivesto e esco, decido che non lo prendo, non oggi, il colore è carino ma meglio di no per il momento, meglio aspettare, l’unica nota positiva, mi sta bene una 42. Sarà l’autostima che è rientrata in me, sarà che voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, comunque la 42 mi sta…
Poggio il costume e una commessa si avvicina: “ Le stava bene la 42, dovrebbe, sono taglie americane è come una 44!!”
Sorrido e esco. Buon compleanno bikini.
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